La Nuova Sardegna

La polemica

Caso 41bis, il ministro Nordio replica alla presidente Todde: «Allarmismo ingiustificato»

Caso 41bis, il ministro Nordio replica alla presidente Todde: «Allarmismo ingiustificato»

Scintille tra il Guardasigilli e la governatrice sul trasferimento dei 92 boss mafiosi a Uta

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«Nessuno spostamento in corso verso la Sardegna di detenuti al 41-bis, come lamentato dalla presidente Todde. L’impatto sul territorio resterà invariato, poiché saranno mantenuti gli stessi istituti e aumentata solo la capienza in attuazione di un preciso disposto normativo. Mi spiace constatare un ingiustificato allarmismo che certo non giova ai cittadini italiani e sardi». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde alle preoccupazioni della presidente della Regione Sardegna sul presunto arrivo di 92 detenuti al 41-bis nel carcere di Uta.

Secondo Nordio, l’intenzione del governo è dare piena attuazione a norme spesso trascurate in passato. «L’articolo 41-bis, comma 2-quater, O.P., prevede che i detenuti in regime speciale siano ristretti in istituti a loro dedicati, preferibilmente in aree insulari, o in sezioni separate custodite da reparti specializzati. Peccato che ciò non sia mai stato pienamente attuato».

Nordio evidenzia che quanto lamentato dalla presidente Todde riguarda valutazioni di politica giudiziaria, non fatti concreti: «Siamo rispettosi della collaborazione Stato-Regioni, ma l’allarme diffuso è ingiustificato. L’azione del governo è chiara: rispettare la legge, garantire la sicurezza e assicurare sezioni dedicate come previsto dall’articolo 41-bis».

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