La Nuova Sardegna

Cagliari Si è tenuta questa mattina 10 dicembre la seduta del comitato istituzionale d’ambito di Egas che doveva completare le procedure per l’elezione di Fabio Albieri, sindaco di Calangianus, a presidente di Egas. Il consigliere anziano Settimo Nizzi ha preso atto del voto della settimana scorsa ratificando la conferma di Albieri alla guida dell’ente. Per Albieri avevano votato i quattro consiglieri del centrodestra e la presidente Alessandra Todde. I sei consiglieri del campo largo si erano astenuti o erano usciti dalla sala. Nella seduta odierna dopo la presa d’atto della contestata elezione hanno preso la parola sia la presidente Todde che il consigliere Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa ed esponente del Pd. Quest’ultimo si è augurato il ritorno a una gestione unitaria di Egas. Non è escluso che nelle prossime ore il partito democratico intervenga su questo punto dopo che nella serata di martedì 9 una netta nota dem aveva “avvisato” la stessa Alessandra Todde sulla pericolosità politica della scelta.

Le reazioni La conferma delle elezione con i soli voti del centrodestra e della presidente Todde del presidente di Egas Fabio Albieri sta incrinando l’equilibrio all’interno del campo largo. Sono in corso riunioni nel PD e negli altri partiti di maggioranza per verificare in dettaglio cosa sia accaduto e quali possano essere le conseguenze politiche di una scelta solo in apparenza tecnica. La riprova del clima tutt’altro che sereno nel campo largo si è avuta oggi 10 dicembre in consiglio regionale quando per due volte nella votazione di una innocua legge riguardante la riorganizzazione del sistema del trenino verde in Sardegna è clamorosamente mancato il numero legale. La seduta dopo un tentativo andato a vuoto di ripartenza è stata convocata direttamente dal vicepresidente Frau nel pomeriggio. (g. cen.)