La Nuova Sardegna

Sassari In Sardegna il mattone verde piace ai giovani. I numeri dell’Osservatorio di MutuiOnline.it – comparatore di mutui in Italia – raccontano un’isola che, pur con volumi contenuti rispetto al resto del Paese, comincia a scommettere sui mattoni green. È la provincia di Olbia il territorio che apre la strada: l’età media dei richiedenti dei mutui verdi scende a 38 anni, la più bassa dell’intera regione, contro i 42 anni e 5 mesi di chi punta su un finanziamento “standard”. 

Cosa è un mutuo green

Un mutuo green è un finanziamento ipotecario pensato per acquistare o ristrutturare immobili ad alta efficienza energetica. Le banche applicano tassi più vantaggiosi perché questi mutui rientrano nelle politiche europee di transizione ecologica e riduzione dei consumi energetici. 

Il Nord sposa i mattoni verdi

Dal Nord Italia arrivano quasi la metà delle richieste totali per questo tipo di mutuo (48,3% del mix nel 2025). Il Centro assorbe il 31,5% del totale delle richieste, mentre solo il 13,4% arrivano dal Sud e il 6,8% dalle Isole.

Il quadro provinciale

Se la Gallura è il territorio con i richiedenti più giovani, è Cagliari che si conferma il motore finanziario dell’isola. È nel capoluogo, infatti, che vengono chiesti gli importi più elevati per un mutuo verde: 146.642 euro, quasi 20 mila euro in più rispetto ai finanziamenti tradizionali (127.193 euro). Nella provincia di Carbonia-Iglesias, i mutui green sono più lunghi di tutti: 26 anni e 5 mesi, oltre un anno in più rispetto ai 25 anni dei finanziamenti standard. Guardando al rapporto tra importo richiesto alla banca e valore dell’immobile da acquistare (Loan-to-Value), è ancora la provincia di Cagliari quella che fa segnare il dato più basso per i mutui green: 69,6% contro 70,0 % di quelli standard.

Il quadro regionale

Nel 2025 chi ha scelto un mutuo green in Sardegna richiede in media 140.000 euro, quasi 20 mila in più rispetto ai 121.000 euro di chi si orienta sul tradizionale. Una differenza che riflette il prezzo delle case: gli immobili ad alta efficienza energetica nell’isola valgono 212.000 euro, contro i 184.000 euro di quelli standard. Quasi 30 mila euro di scarto, che pesano sulle richieste di finanziamento ma aprono la porta a condizioni più vantaggiose. Il mercato infatti premia il verde.

I tassi premiano il verde

A novembre il Tan medio dei mutui green a tasso fisso si ferma al 2,95% contro il 3,40% degli standard, con un evidente risparmio: su un mutuo ventennale da 180.000 euro, la rata verde è di 994 euro, 41 euro in meno ogni mese. Sull’intera durata il vantaggio supera i 9.800 euro. Anche sul tasso variabile il divario resta anche se molto più sottile: 948 euro contro 970 euro, per un risparmio totale di quasi 5.300 euro. La spinta arriva anche dall’allargamento delle maglie europee.

La nuova norma europea

«Ora questi mutui possono essere concessi anche a immobili in classe energetica C o D» – spiega Matteo Favaro, Coo & Managing director financial product di MutuiOnline.it -. A differenza di quanto accadeva in passato quando dovevano appartenere alla classe A o B, e i nuovi criteri includono la valutazione di altri fattori come l’anno di costruzione, la zona climatica dove si trova la casa e dell’indice di prestazione energetica dell’edificio. Il sistema aggiornato di valutazione dell’immobile permette di allargare la quota di case italiane che rientrano tra quelle acquistabili attraverso un finanziamento “verde”, anche se al momento solo un numero limitato di istituti di credito ha adottato le nuove direttive, includendo anche le case di classe C o facendo direttamente riferimento al Ped (indice di prestazione energetica)».