La Nuova Sardegna

Il caso

A Badu ‘e Carros solo detenuti al 41bis, esplode la polemica: contrarietà trasversale dai parlamentari sardi

di Francesco Zizi

	Il carcere nuorese di Badu 'e Carros
Il carcere nuorese di Badu 'e Carros

Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis presenta un’interrogazione al ministro della Giustizia: «La Sardegna ospita già il più alto numero di reclusi al carcere duro»

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L’ipotesi di una riconversione totale del carcere di Badu ’e Carros,  in istituto destinato esclusivamente ai detenuti sottoposti al regime del 41-bis – ipotesi definita concreta ed imminente dalla presidente Todde – scuote la politica sarda e produce una reazione trasversale in Parlamento.

Dopo l’allarme di ieri 17 dicembre, lanciato dal vescovo di Nuoro, Antonello Mura, arrivano interrogazioni e prese di posizione sia dalla maggioranza sia dall’opposizione, tutte accomunate dalla richiesta di chiarimenti immediati al Governo.

Ad aprire il fronte è il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio.  L’ipotesi di un Badu ‘e Carros di soli detenuti al 41bis, sottolinea il parlamentare azzurro, troverebbe riscontro anche nell’ordine del giorno della seduta di oggi 18 dicembre della Conferenza Stato-Regioni, dove è prevista un’informativa sulla riorganizzazione degli spazi detentivi e sulla realizzazione di istituti dedicati al regime speciale.

Nell’atto ispettivo Pittalis ricorda come la Sardegna ospiti già il numero più alto di detenuti in 41-bis in rapporto alla popolazione residente e avverte che una destinazione strutturale di Badu ’e Carros al solo carcere duro trasformerebbe Nuoro in una «grande enclave dell’alta sicurezza», configurando una vera e propria «servitù penitenziaria». Una scelta che, secondo il deputato, avrebbe pesanti ricadute sulla comunità locale, esponendola anche al rischio di attecchimento di nuove forme di criminalità. Pur ricordando che un’ala dell’istituto è già destinata al regime speciale, Pittalis chiede se non sia più opportuno distribuire gli istituti di massima sicurezza sull’intero territorio nazionale, evitando un’ulteriore concentrazione in Sardegna.

Arrivano le dure prese di posizione anche dall’opposizione in Parlamento. La deputata dei Progressisti Francesca Ghirra, che ha presentato a sua volta un’interrogazione al ministro Nordio. «Facciamo nostre le preoccupazioni del vescovo di Nuoro circa l’ipotesi che l’istituto penitenziario di Badu ’e Carros venga completamente svuotato e ristrutturato per ospitare esclusivamente detenuti sottoposti al regime di cui all’articolo 41-bis», dichiara. Ghirra chiede al Governo di chiarire se le notizie siano fondate e quali valutazioni siano state compiute in merito alle ricadute sull’ordine pubblico, sulla sicurezza locale e sulla percezione di sicurezza delle popolazioni della provincia di Nuoro.

Durissimo anche il senatore del Partito democratico Marco Meloni, che definisce «gravissimo» lo scenario denunciato dal vescovo Mura. «Se Badu ’e Carros venisse riconvertito in un istituto esclusivamente per il 41-bis – afferma – la Sardegna rischierebbe di diventare una grande e unica area di concentrazione del carcere duro dello Stato». Meloni lancia un appello ai parlamentari sardi di tutti gli schieramenti perché si oppongano compatti a un disegno che, avverte, potrebbe compromettere in modo irreversibile la convivenza civile, la sicurezza e le prospettive di sviluppo dell’Isola.

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