La Nuova Sardegna

Sassari

Un altro attentato in Gallura contro una centrale eolica

di Giampiero Cocco
Un altro attentato in Gallura contro una centrale eolica

Bortigiadas, incendiata gru di una società avellinese La scorsa settimana fucilate in un impianto a Viddalba

03 giugno 2012
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A BORTIGIADAS. La Ip Maestrale Sardegna – una consociata della holding internazionale con sede a Roma che gestisce, nel sud Italia, 700 torri eoliche – è entrata, da alcune settimane, nel mirino di ignoti attentatori. Ieri notte, nel campo eolico di Bortigiadas, è andata a fuoco una gru semovente, la cui cabina di guida era stata cosparsa, poco dopo l’una del mattino, di benzina. La scorsa settimana qualcuno ha invece preso come bersaglio, sparandogli contro diverse fucilate a pallettoni, una cabina di trasformazione nel campo eolico di Giuncana (Viddalba), mandando in tilt la raccolta di energia elettrica prodotta con una materia inesauribile, il vento. I due episodi delittuosi – non c’è alcun dubbio, da parte degli investigatori, che si tratti di atti di ritorsione – hanno fatto alzare il livello di allerta, e i carabinieri di Tempio e Valledoria, ai quali sono state presentate denunce contro ignoti da parte dei responsabili della società, lavorano a testa bassa per capire cosa si nasconda dietro i gesti intimidatori. Le fiamme che ieri notte hanno avvolto la gru semovente hanno causato un danno ingente alla società avellinese – l’Aisi – incaricata delle manutenzioni delle turbine e delle torri eoliche. L’azienda campana lavora da quattro anni in Gallura con i suoi tecnici altamente specializzati in un settore, quello dell’eolico, che non dovrebbe avere problemi di concorrenza con le maestranze sarde. A posizionare, nel 2001, le 99 torri eoliche che si stagliano come gigantesche girandole nelle alture tra Bortigiadas, Aggius e Viddalba era stata la Ivpc (Italian vento power corporation) che nel 2006 ha ceduto torri e concessioni alla Ip Maestrale Holding, diramazione Sardegna. La Ip Maestrale, infatti, ricava energia alternativa dai campi eolici realizzati in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Molise e Basilicata, in concorrenza con le altre due leader del settore energetico, Enel e Edison, che detengono intorno alla metà del mercato di un business che soffia moltissimo, in termini economici. L'Ip Maestrale, che in Sardegna è affidata all’ingegnere cagliaritano Massimo Argiolas, non ha mai ricevuto alcun genere di minacce. «Siamo assolutamente tranquilli – ha spiegato ieri l’amministratore sardo della holding internazionale del vento – anche perché abbiamo la certezza di agire in un settore, quello ambientale, che noi tuteliamo al massimo». Il sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana, è invece amareggiato per l’accaduto. «Non immaginavo una cosa del genere – ha detto Deiana – anche perché nella nostra comunità non siamo abituati a questo genere di regolamento di conti. Spero che i responsabili vengano scoperti al più presto, e manifesto la mia solidarietà alle maestranze e ai responsabili locali e nazionali del campo eolico». I manutentori dell’Aisi, che in Gallura hanno stretto amicizia con i locali, hanno ripreso a lavorare. «Stiamo acquisendo elementi», ha detto ieri il capitano Giovanni Bartolacci, che comanda la compagnia (sfrattata da Tempio e alloggiata ad Aggius) dei carabinieri. (ha collaborato Angelo Mavuli)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative