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Resti romani invasi da erbacce e zecche

Resti romani invasi da erbacce e zecche

PORTO TORRES. È il sito archeologico che, al momento, ha regalato alcuni fra i più importanti ritrovamenti dell’antica Turris Libisonis. Un sito che però non si può ammirare neppure da lontano perché...

12 giugno 2012
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PORTO TORRES. È il sito archeologico che, al momento, ha regalato alcuni fra i più importanti ritrovamenti dell’antica Turris Libisonis. Un sito che però non si può ammirare neppure da lontano perché completamente invaso dalle erbacce. Un problema che interessa poco le rovine di epoca romana, in gran parte ancora da studiare, ma che sta creando più di un problema ai residenti. Le erbacce, però, nascondono la solita immondizia, ma soprattutto sono l’habitat naturale di parassiti di ogni genere, dalle mosche ai ratti, dalle zecche alle zanzare. Soprattutto queste ultime sembrano aver preso possesso dell’intera zona.

I residenti hanno provato a chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale ma le competenze sono della Provincia di Sassari. Con un ostacolo supplementare e cioè che per qualsiasi intervento in un sito archeologico è necessaria la preventiva autorizzazione della Soprintendenza ai Beni archeologici. E con i tempi della burocrazia, i residenti della zona rischiano di dover attendere a lungo l’intervento di disinfestazione che li libererebbe almeno dal fastidio di mosche e zanzare.

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