La Nuova Sardegna

Sassari

Abiti usati da riciclare, torna la raccolta

di Barbara Mastino
Abiti usati da riciclare, torna la raccolta

Martedì e mercoledì Logudoro Ambiente ripropone l’iniziativa per consentire di ridurre il conferimento in discarica

14 luglio 2012
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OZIERI. Si ripeterà martedì e mercoledì l’iniziativa della raccolta di indumenti usati promossa da Logudoro Ambiente Srl, la società che si occupa della raccolta porta a porta dei rifiuti nei sette comuni dell’Unione del Logudoro. Nelle prime due giornate di raccolta, a giugno, il risultato è stato di otto tonnellate di abiti e accessori - e biancheria, scarpe, tappeti, cuscini, cappelli, cinture, persino peluche - conferiti dai cittadini dell’Unione, che sono stati raccolti dagli operatori del Consorzio Indumenti Usati e in seguito riciclati e recuperati. «Vista la quantità raccolta nella prima giornata - spiega l’amministratore di Logudoro Ambiente Marco Sanna - è evidente che la raccolta degli abiti usati oltre ad avere una valenza per la tutela dell’ambiente consentirà di incrementare ulteriormente le percentuali di differenziata e quindi di ridurre i costi di smaltimento in discarica»

«Nel caso fosse confermato il trend registrato nella prima raccolta - prosegue Sanna - è ipotizzabile che, in un anno e sempre grazie alla raccolta differenziata, si eviterà di destinare a discarica un quantitativo pari a circa 90 tonnellate di vestiario usato e accessori di abbigliamento». Per stimolare i cittadini a conferire “a parte” questo tipo di rifiuti, la Logudoro Ambiente ne ha vietato il conferimento insieme con il secco indifferenziato (come avveniva prima), che sta diminuendo progressivamente nella quantità - anche grazie alla recente novità della possibilità di gettare piatti, bicchieri e altri contenitori in Pet insieme con la plastica. L’obiettivo è quello di fare in modo che il secco sia sempre meno, e diventi sempre più una frazione residuale nell’ambito dei rifiuti gestiti dal sistema di raccolta porta a porta adottato dall’Unione dei Comuni del Logudoro. Il trend di calo è in crescita: nei giorni di raccolta differenziata del secco si vedono sempre meno buste azzurre in giro, e sempre più vuote: è il segnale che i cittadini stanno differenziando tanto, sia perché si stanno abituando sia anche perché è ormai possibile dividere i rifiuti un tempo indifferenziati nelle diverse altre frazioni (carta, plastica, vetro, alluminio, vestiario, legno, metalli, umido), le cui percentuali stanno a poco a poco aumentando. Ecco perché Logudoro Ambiente sta pensando di ridurre da due a uno i giorni di raccolta del secco. L’obiettivo immediato è il superamento del 65 per cento di differenziata, fissato dalla legge per il 2012, ma si può fare ancora di più. «Occorre il contributo di tutti - anche perché più di differenzia e meno crescono gli aumenti dei costi di conferimento, che poi si riflettono sugli utenti». Buoni propositi, ai quali però non sempre fa da contraltare il senso civico, mentre è ancora diffusa la “pigrizia” di differenziare o utilizzare i contenitori giusti - e a poco servono i controlli e le pesanti sanzioni comminate (dai 100 ai 500 euro).

Sempre secondo la “logica del risparmio”, per la raccolta degli indumenti Logudoro Ambiente invita i cittadini ad utilizzare buste comuni o scatole, raccomandando di non usare le buste fornite per la raccolta differenziata: la finalità, come accennato, è quella di contenere costi dell’intera gestione, considerato che l’acquisto delle buste colorate grava sul servizio per oltre 100 mila euro all’anno.

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