La Nuova Sardegna

Sassari

Agraria, in tre discutono la tesi in inglese

SASSARI. Si moltiplicano anche nell’ateneo sassarese le tesi di laurea redatte in inglese, frutto di una intensa collaborazione scientifica tra diversi atenei europei sotto l'egida del programma...

23 luglio 2012
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SASSARI. Si moltiplicano anche nell’ateneo sassarese le tesi di laurea redatte in inglese, frutto di una intensa collaborazione scientifica tra diversi atenei europei sotto l'egida del programma Erasmus.

Venerdì scorso nell’aula magna della facoltà di Agraria è stata la volta di tre studenti di Biotecnologie agrarie e ambientali che hanno conseguito la laurea, discutendo la tesi in inglese, dopo aver condotto un lavoro di ricerca per la tesi in Gran Bretagna e Finlandia, grazie a borse di studio finanziate dal Programma Erasmus.

«L'esperienza formativa all'estero – si legge in un comunicato – ha consentito a questi tre laureandi di svolgere degli studi approfonditi in collaborazione con qualificati centri specialistici, frequentare corsi e seminari, superare esami e acquisire altri crediti formativi. Tre curricula fortemente internazionalizzati, come ormai, nell'Università di Sassari, sta accadendo sempre più di frequente».

Giuseppe Bulla, reduce da un soggiorno di studi a Cranfield, in Inghilterra, ha presentato una tesi sull'effetto combinato di diversi parametri e di due sostanze antimicrobiche sullo sviluppo di una pericolosa muffa, il fungo filamentoso Aspergillus flavus, in grado di produrre temibili micotossine aflatossine. Oltre al relatore Quirico Migheli erano presenti alla discussione e correlatori Naresh Magan e Angel Medina-Vaja della Cranfield University.

Anche Alessandro Satta, con gli stessi relatori, ha condotto le sue ricerche a Cranfield. La sua tesi era incentrata sulla riduzione del valore nutrizionale dell'avena in conservazione a seguito della infezione da parte di un altro pericoloso fungo filamentoso produttore di micotossine.

Il terzo neo laureato, Danilo Correddu, dopo un periodo di studi nei laboratori del Dipartimento di Biologia Molecolare delle Piante dell'Università di Turku, in Finlandia, ha discusso la sua ricerca sulla produzione di etilene attraverso l'utilizzo di un cianobatterio ricombinante, Synechocystis, come alternativa al processo di produzione dell'industria petrolchimica. Il responsabile del suo lavoro è stato il dottor Patrik Jones, mentre la professoressa Marilena Budroni è relatrice presso l'Università di Sassari.

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