La Nuova Sardegna

ITTIRI. Uno spot sull'ospitalità e le tradizioni sarde, un gioioso confronto tra culture di paesi di tutto il mondo, una vetrina colorata per i turisti: ancora una volta ha centrato i suoi obiettivi il festival internazionale organizzato da Ittiri Cannedu insieme al Comune. Migliaia di persone domenica sera si sono disseminate lungo le vie del centro dove si è svolta la sfilata della edizione 27 di Ittiri Folk Festa. Ad aprire la grande parata è stato il gruppo folklorico di Ittiri, con i magnifici costumi femminili dove spicca il rosa. Poi il gruppo musicale “Indoamerica” dell'Ecuador, i fieri cosacchi e donne russe dello State Cossack Song and Dance Ensemble “Stavropolye”, i “Sos Colanganos” di Austis. Esplosione di giallo verde e rosso grazie al Benin, tamburi e tamburelli per gli indonesiani del Nusantara Arts Forum – Pondok Indah (Sud di Jakarta) che hanno un motto bellissimo “Uniti nella diversità”. Originali i variopinti ballerini-sacerdoti peruviani del Agrupacion Cultural “Yawar Chicchi” Danzantes de Tijeras di Huancavelica. Gli sbandieratori e i tamburi di “San Guantino” Quartiere Castello di Iglesias hanno portato un'atmosfera medievale. Tante fogge di costume e tanti colori per un gruppo che è ritornato con piacere, il Fundacion Cultural “Raices de Colombia” di Cali.Coordinata la danza dei serbi dell'Academic Artistic Ensemble “Spanac” di Belgrado. Infine i tamburini e trombettieri “Sa Sartiglia” di Oristano, seguiti dall'associazione Ippica Ittirese; coppie in costume a cavallo e cavalieri singoli. Oggi Ittiri Folk Festa si trasferisce a Nuoro.

Vincenzo Masia