La Nuova Sardegna

Sassari

Solo lo scambio di navi potrà salvare il porto

di Pinuccio Saba
Solo lo scambio di navi potrà salvare il porto

Il responsabile dello scalo Paolo Piro ha chiesto ufficialmente alla Tirrenia di spostare la Bonaria e l’Amsicora che contengono il doppio dei rimorchi

26 settembre 2012
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PORTO TORRES. Il problema del trasporto merci fra Porto Torres e Genova può essere risolto solo se la Janas e la Bithia verranno sostituite da navi con una differente configurazione. E su questa strada si è mosso il presidente dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna Paolo Piro che ha chiesto all’amministratore delegato di Nuova Tirrenia, Ettore Morace, di trovare una soluzione che ponga fine alla trasmigrazione di semirimorchi e Tir verso quegli scali marittimi che garantiscono l’imbarco. E la soluzione sarebbe stata trovata, ma occorre il via libera del governo. La soluzione è semplice: spostare sulla tratta Porto Torres-Genova le due nuove navi della Tirrenia - Bonaria e Amsicora - che al momento operano sulla tratta Cagliari-Civitavecchia. Al loro posto entrerebbero in rotta la Janas e la Bithia. Una soluzione che la Nuova Tirrenia sarebbe disposta ad adottare e per una serie di ragioni. La prima strettamente economica visto che la Bonaria e la Amsicora viaggiano a carico ridotto. Ogni giorno, infatti, imbarcano circa 500 metri lineari di semirimorchi e Tir, meno di un terzo della capienza delle due navi messe in rotta dalla Nuova Tirrenia.

Apparentemente le quattro navi sono simili: hanno una stazza lorda che varia fra le 33mila e i 37 mila tonnellate, sono lunghe 214 metri per otto ponti. Le differenze sono nella configurazione interna: Janas e Bithia possono caricare 800 metri lineari di bilici e autocarri, mentre la capienza dei garage di Bonaria e Amsicora è di quasi 1900 metri lineari. Che tradotto in numeri significa che le nuove navi della Tirrenia possono imbarcare 730 auto o 140 fra semirimorchi e Tir. Bonaria e Amsicora perdono qualcosa in accoglienza passeggeri che da quasi 2700 scende a 1900 posti, per i quali sono disponibili 190 cabine (nella Janas-Bithia sono 320), ma questa configurazione risponderebbe perfettamente alle esigenze dello scalo marittimo portotorrese. In questi giorni il pressing di Paolo Piro sui vertici di Nuova Tirrenia si è fatto più insistente, anche perché lo scambio di navi potrebbe essere programmato per il 7 ottobre, ma prima occorre il via libera del governo poichè le due tratte sono in regime di continuità territoriale. E proprio per domani è previsto un incontro fra l’ad di Nuova Tirrenia e i rappresentanti del governo, incontro che potrebbe sancire l’arrivo a Porto Torres di Bonaria e Amsicora. Una novità che verrebbe salutata positivamente dagli operatori portuali, dagli autotrasportatori e dalle organizzazioni sindacali. Proprio nei giorni scorsi il segretario della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu aveva denunciato i problemi legati al trasporto merci, che nelle ultime due stagioni invernali aveva obbligato gli operatori portuali a mettere in cassa integrazione, a rotazione, i propri dipendenti.

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