La Nuova Sardegna

Sassari

Il presidente Napolitano segue il caso Italcementi

Il consigliere del capo dello Stato ha inviato una lettera al sindacato Ugl: «Profondamente partecipe della condizione e delle ansie dei lavoratori»

04 ottobre 2012
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SASSARI. «Le assicuro che il presidente della Repubblica segue con costante attenzione la crisi che interessa l’intero assetto produttivo e occupazionale della Sardegna, comprese le segnalate criticità nella provincia di Sassari, ed è profondamente partecipe della condizione e delle ansie dei lavoratori interessati». È quanto si legge nella lettera che il consigliere del presidente della Repubblica per gli affari interni e per i rapporti con le Autonomie ha inviato all’Ugl di Sassari, in risposta alla missiva indirizzata al capo dello Stato per sottoporre la grave situazione dei lavoratori dell’ex stabilimento Italcementi di Scala di Giocca. Nella lettera si ricorda come Napolitano abbia sottolineato «la necessità di un profondo ripensamento delle politiche di sviluppo seguite nel passato e di rilancio su basi nuove e più solide dell’economia regionale» e come «tale ultima esigenza è stata riconosciuta sia dal governo regionale sia da quello nazionale ed è in atto da mesi uno sforzo per aprire nuove prospettive», con l’augurio di «una positiva soluzione della vicenda».

Per Simone Testoni, della segreteria provinciale dell’Ugl Sassari, «le parole giunte dalla Presidenza della Repubblica sono di conforto per gli operai Italcementi che stanno attraversando un momento problematico, ed auspichiamo che siano davvero di buon auspicio per loro e per tutti i lavoratori sardi in difficoltà, spingendo le istituzioni locali e tutti i soggetti coinvolti a fare il massimo per garantire un futuro occupazionale a chi chiede soltanto una possibilità di riscatto».

Il 9 ottobre si terrà un incontro alla Regione. I primi spiragli per un possibile ricollocamento dei lavoratori Italcementi - che erano saliti per protesta il 19 settembre scorso sul campanile del Duomo di San Nicola - era arrivato il successivo 25 settembre e i lavoratori erano scesi dal tetto, proprio in attesa del vertice che si terrà martedì prossimo in Regione. L’altra mattina era stato presentato il progetto del Comune di Ossi che prevede l’utilizzo degli operai con l’iniziativa di una filiera agrozootecnica. «Questo è un primo progetto per dare un futuro ai lavoratori - aveva spiegato Simone Testoni - la palla è, infatti, passata a Provincia e Comuni che devono predisporre progetti per riqualificare il sito e consentire una occupazione della maestranze». Il ricollocamento dei 19 cassintegrati dell’ex cementificio di Scala di Giocca, chiuso da quasi due anni, potrebbe quindi non esser lontano. «Abbiamo dato fiducia alle istituzioni - sottolinea Testoni - e ci auspichiamo che un progetto venga accettato da Azienda e Regione nella riunione a cui prenderemo parte il 9 quando si prenderanno in considerazione le prospettive di riqualificazione e lavoro».

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