La Nuova Sardegna

Sassari

Alcoa, le ditte esterne occupano Serbariu: si dimenticano di noi

di Gian Franco Nurra
Alcoa, le ditte esterne occupano Serbariu: si dimenticano di noi

Blitz degli operai delle ditte appaltatrici a Portovesme: «Chiediamo che il governo mantenga le promesse»

08 gennaio 2013
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CARBONIA. Nuovo blitz degli operai delle imprese d’appalto dell’Alcoa di Portovesme, che ieri hanno deciso di occupare, per una assemblea permanente, gli spazi esterni della Grande Miniera di Serbariu. Gli operai hanno collocato una tenda a ridosso di uno dei vecchi pozzi di estrazione, annunciando che la loro protesta avrà termine solo quando, così come era stato promesso, la loro condizione sarà equiparata a quella dei lavoratori dell’azienda madre. «Siamo ottocento persone che vivono una fase drammatica della vita – ha spiegato Manolo Mureddu – tra noi c’è chi non ha ammortizzatori sociali, chi sta per perderli e chi percepisce poche centinaia di euro. Un situazione che ci ha posto in una condizione che non consente più di garantire né un futuro né un presente alle nostre famiglie». Mureddu aggiunge: «Rivendichiamo la concretizzazione delle promesse che i ministri hanno fatto durante l’incontro a Carbonia con le istituzioni locali, i sindacati e gli operai a Carbonia. Abbiamo deciso di tornare qui, in questa miniera che è stata sede degli incontri, e che è un luogo simbolo perchè è stato luogo di morte per centinaia di lavoratori e anche perché qui sono state spese parole e promesse che non vengono mantenute». Mauro Pili ha manifestato solidarietà ai lavoratori:«L’ennesima dura protesta del Sulcis che hanno occupato il luogo simbolo della fuga del governo dalle proprie responsabilità, rappresenta l’ultimo gesto di un territorio in guerra per il lavoro e lo sviluppo. Le ultime provocazioni del governo che ha negato i fondi per gli ammortizzatori sociali dopo averli promessi proprio in quel luogo oggi occupato dai lavoratori, hanno scatenato la durissima protesta del territorio. Per quanto mi riguarda, per quel potrò, resterò al vostro fianco a sostegno di una vertenza che non ammette più dilazioni».

Intanto, le Segreterie provinciali di Fiom-Fsm-Uilm e Cub insieme al coordinamento dei delegati dei lavoratori diretti ed indiretti dello stabilimento Alcoa trasformazione di Portovesme, hanno esaminato la situazione che si è venuta a creare a seguito della fermata dell’azienda.

«Nel prendere atto della decisione del Ministero dell’economia di non convocare le parti al fine di continuare un confronto costruttivo che in tempi brevi conduca alla cessione dello stabilimento di primario ad altra Azienda, con l'obbiettivo di far ripartire la produzione di Allumini Primario in Italia – hanno precisato le segreteria e Fiom-Fsm-Uilm-Cub, il coordinamento chiede che venga mantenuto l'impegno che il Ministro Passera aveva assunto nell'incontro tenutosi a Carbonia il 13 novembre 2012. Chiediamo una riunione in tempi brevi al Ministero del Lavoro con la presenza del MISE, della Giunta Regionale Sarda e della Provincia di Carbonia/Iglesias al fine di mantenere gli impegni assunti nel Piano Sulcis in merito alla tutela del reddito dei lavoratori che erano impegnati nello stabilimento l'Alcoa di Portovesme. Il Coordinamento si vede costretto, suo malgrado a mettere in campo tutte le iniziative sindacali tese a trovare soluzioni ».

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