La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, devastata l’auto dell’assessore allo sport Marras

di Gianni Bazzoni
Sassari, devastata l’auto dell’assessore allo sport Marras

La sua Mercedes era parcheggiata davanti al campo del Latte Dolce, sul grave episodio indaga la Digos. Solidarietà del sindaco Ganau

18 gennaio 2013
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SASSARI. Il parabrezza della Mercedes classe E sfondato con un blocco di cemento, le gomme tagliate. Stavolta gli attentatori non hanno atteso la notte per colpire: poco prima delle 20.30 di mercoledì hanno preso di mira l’auto di Alessio Marras, assicuratore, assessore comunale allo Sport, Pubblica istruzioner, Politiche educative e giovanili. La Mercedes ha subito gravi danni. La denuncia è stata presentata ieri mattina negli uffici della questura e le indagini - dopo i rilievi eseguiti dalla Scientifica - sono state affidate alla Digos. L’amministratore comunale è stato sentito per quasi due ore. Ieri, alle 13, il sindaco Gianfranco Ganau ha convocato una riunione straordinaria della giunta : un confronto che - partendo dall’attentato all’assessore Marras - è servito a valutare meglio altri episodi dell’ultimo periodo che, forse, erano stati sottovalutati.

«Esprimo piena solidarietà, anche a nome della giunta, all'assessore Alessio Marras. Non è immaginabile pensare che atti intimidatori di questo tipo fatti da veri criminali – ha detto il sindaco – , possano modificare o condizionare l' operato dell’amministrazione. Tale gesto non ha niente a che fare con la storia e le tradizioni di tolleranza e democrazia della nostra città che sono più forti di qualsiasi atto criminale. Ho massima fiducia nell'attività investigativa, attualmente in corso, che sono convinto porterà ad individuare al più presto i colpevoli. Purtroppo la lunga serie di episodi criminali rivolti contro i rappresentanti degli enti locali prosegue senza alcuna battuta d'arresto».

Alessio Marras, 52 anni, amministratore comunale tra i più stimati, come ogni settimana, mercoledì sera ha raggiunto il campo di calcio del Latte Dolce, in via Leoncavallo, per l’allenamento con la formazione di amatori che partecipa al campionato «over 45». L’auto l’ha lasciata fuori, così come hanno fatto altri compagni. Quando è uscito l’amara sorpresa. Quasi non credeva ai suoi occhi, non c’erano segnali, non se l’aspettava.

«C’è grande amarezza – racconta l’assessore – non so cosa possa esserci dietro questo gesto. Una cosa, però, la voglio dire: il quartiere non c’entra, Latte Dolce è cambiato, anche se si porta dietro residui di un passato ormai lontano. Sei anni fa, quando mi hanno coinvolto nella dirigenza della società di calcio (di cui sono stato anche presidente), passavo raramente da queste parti, ora ci vengo spesso. Per me non è solo calcio, qui c’è un centro laico dove ogni giorno girano più di 300 ragazzi». Chi ha colpito sapeva che l’auto apparteneva all’assessore, le altre non sono state neppure sfiorate: «E’ evidente che sapevano – dice Alessio Marras – ho provato a pensare a qualcosa in queste ore, ma non mi è venuto in mente niente. Sì, qualche segnale alimentato da un disagio crescente, specie tra i giovani. Battute rimbalzate dai bar e dai circoli, gente che ti ritiene responsabile se uno viene chiamato in un cantiere comunale e l’altro no. Altri che ti rinfacciano di seguire il Latte Dolce e la Dinamo e non la Torres, o di non occuparti del degrado dello stadio, Ma io sono assessore allo Sport, non alle Manutenzioni. Certamente non mi farò intimidire, continuerò il mio lavoro con la stessa serietà di sempre. E se anche si dovesse scoprire chi è stato, non proverò acredine nei suoi confronti».

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