La Nuova Sardegna

Sassari

Matrìca, via ai lavori per i nuovi impianti di alta tecnologia

di Gavino Masia
Matrìca, via ai lavori per i nuovi impianti di alta tecnologia

I metalmeccanici di Impresarda stanno già realizzando le apparecchiature che saranno consegnate a giugno

03 febbraio 2013
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PORTOTORRES. La professionalità dei lavoratori metalmeccanici di Porto Torres comincia a trovare un suo spazio occupazionale nella prima fase del progetto della chimica verde proposto dalla società “Matrìca”. La joint venture tra Eni e Novamont infatti, che candida il vecchio petrolchimico a diventare il polo verde più grande d’Europa, ha affidato due ordini alla società locale Impresarda per la costruzione di otto colonne: cinque per agitatori in acciaio inox, e tre colonne di installazione, la cui consegna è prevista per il prossimo giugno.

Le apparecchiature verranno costruite all’interno degli stabilimenti Impresarda, dove lavorano una trentina di portotorresi altamente specializzati in questo settore. La stessa azienda è stata inserita pure nel subappalto Matrìca, assieme alla ditta Icom, per la costruzione delle carpenterie leggere e pesanti per circa 500 tonnellate. L’Impresarda, tra l’altro, è l’unica azienda locale inserita nel subappalto perché in possesso delle certificazioni richieste per la realizzazione di apparecchiature a pressione. Qualcosa finalmente si muove, dunque, all’interno di quella che nel passato era considerata una grande zona industriale: le prime conferme risalgono a metà dello scorso mese in occasione del verbale d’incontro, promosso dall’Associazione industriali nella propria sede, tra la ditta Icom e le organizzazioni sindacali territoriali dei metalmeccanici. In quell’occasione la Icom dichiarò di aver ricollocato pressoché tutti i lavoratori della Sicmi montaggi, interessati dalla cassa integrazione straordinaria, nonchè altri lavoratori provenienti dall’indotto territoriale. Una forza lavoro pari a 197 unità, insomma, di cui 92 sul cantiere di Versalis, 84 sul cantiere Matrìca, 15 sul cantiere E.On e 6 al deposito Agip. Un rispetto quasi totale degli accordi sottoscritti lo scorso 4 ottobre, in virtù delle nuove attività legate al progetto chimica verde, anche se rimangono ancora da ricollocare alcuni lavoratori con malattia professionale. Il cantiere della prima fase di Matrìca, impianti di monomeri e lubrificanti bio, è stato aperto il 9 luglio con la realizzazione delle fondamenta e dei terrapieni: poi l’avvvio delle attività metalmeccaniche con la costruzione delle strutture metalliche sulle quali poggiano le tubazioni, e dei primi 17 serbatoi destinati allo stoccaggio di materie prime e prodotti. Con l’avanzamento dei lavori, come si impegnò l’amministratore delegato di Polimeri Europa, devono essere incrementati anche i posti di lavoro.

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