La Nuova Sardegna

OZIERI. Un sit-in di protesta per richiedere il trasferimento del Centro di Salute Mentale nei locali del Pinceto si terrà venerdì 15 dalle 10.30 di fronte all’edificio in via Gramsci. A promuoverlo è la dirigente Pdl Maria Vittoria Dettoto, che invita alla partecipazione «malati e loro parenti, amici, conoscenti, esponenti politici, operatori sanitari e naturalmente lo stesso direttore generale della Asl di Sassari, che mi piacerebbe ci onorasse della sua presenza e desse delle risposte immediate e concrete ai nostri interrogativi. Preciso - prosegue - che organizzo questa manifestazione non come esponente politico, ma come persona toccata personalmente dal problema, poiché vivo in prima persona la difficoltà dei parenti dei disagiati mentali ad affrontare la quotidianità con queste persone così speciali, delle quali si parla davvero troppo poco e nei confronti delle quali, anziché avere un occhio di riguardo, non si fa abbastanza per garantire e tutelare neanche i servizi essenziali».

Perché la struttura è ancora chiusa - si chiede Dettoto - se risulta pronta sin dall’ottobre 2011? «Qualche mese fa - aggiunge - abbiamo avuto l’ennesima rassicurazione da parte dell’assessore alla Sanità Gigi Sarobba circa l’imminente apertura della struttura, ma a distanza di mesi non si sa ancora nulla. Cosa impedisce questa apertura? Le “voci” parlano di una richiesta di un canone di locazione troppo alto da parte del Comune o di intoppi nel recepimento della domanda di accreditamento da parte della direzione del Dipartimento di Salute Mentale. Nel frattempo la struttura opera in spazi angusti (mancano locali idonei per le visite e per la pratica farmacologica) e perde pezzi: due educatori sono stati licenziati e il concorso è bloccato, il contratto di uno dei due medici è in scadenza, gli operatori lavorano anche in altre strutture. Che fine farà questo importante servizio?», conclude Dettoto. (b.m.)