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Ciak, a Sassari si gira il film “Perfidia”

Ciak, a Sassari si gira il film “Perfidia”

Iniziate le riprese dell’ultimo lavoro cinematografico del giovane regista Bonifacio Angius - DIRETTA

12 marzo 2013
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SASSARI. Sassari protagonista di un film. Un po' com'era successo per "Un delitto impossibile" di Antonello Grimaldi, ora presidente della Sardegna Film Commission che punta molto sul nuovo lungometraggio di Bonifacio Angius di cui ieri sono iniziate le riprese.

Predda Niedda, il cimitero, piazzale Segni sono alcune delle location scelte per girare "Perfidia", banco di prova importante per il regista che si è fatto apprezzare con "Sa grascia" e per tutte le persone coinvolte. Ieri la presentazione ufficiale del progetto.

Assente Angius, già impegnato sul set, ma presente oltre ad Antonio Conti in rappresentanza dell'assessorato alla Cultura della Regione che coproduce "Perfidia", la Film Commission quasi al completo: la direttrice Nevina Satta, il presidente Antonello Grimaldi, la vicepresidente Rosanna Castangia, il consigliere Gianni Cesaraccio. Un "governo tecnico", di professionisti del settore, che già da un anno e mezzo sta lavorando per fare della Sardegna un'isola del cinema. «Nel 2012 – ha ricordato Grimaldi – abbiamo sostenuto ben sette film che sono stati girati in Sardegna. "Bellas mariposas" di Salvatore Mereu e "Terza categoria" di Paolo Zucca, che è pronto, sono i principali. Poi ci sono "E io non pago", film più commerciale con Jerry Calà girato in Costa Smeralda, e quello di Rocco Papaleo che ha fatto le riprese a Cabras. Gli altri tre sono a più basso costo. Uno è "Dimmi che destino avrò" di Peter Marcias, mentre gli altri due sono dei progetti che rientrano tra i web movies di Rai Cinema: "Andarevia" e "Happy Days Motel"». Un numero già rilevante di produzioni in un anno che la Film Commission spera di confermare, se non aumentare, nel prossimo futuro. Per fare del cinema nell'isola un sistema, un mezzo economico importante: «Siamo sicuri – ha sottolineato Nevina Satta – che le Film Commission siano un affare per le regioni che le sostengono. Elemento fondamentale per farle funzionare è quello della cooperazione, di creare prima di tutto una rete con la quale si possa attivare una virtuosa filiera. Anche per questo, dopo aver partecipato al festival di Berlino, siamo entrati in un network delle Film Commission europee».

Complice la congiuntura economica e una situazione a livello normativo sempre un po' complicata lo spazio di manovra per la Film Commission non è ancora però molto ampio.

«Ora come ora – ha spiegato Grimaldi – può agire solo con il fondo di ospitalità. Il rimborso dei soldi spesi dalle produzioni su alberghi, ristoranti, trasporti interni. Servono delle modifiche allo statuto della Fondazione, poi potrà diventerà in qualche modo coproduttore. Ovviamente prevediamo dei paletti sui quali saremo rigidi: avere un solido contratto di distribuzione, girare almeno tre settimane nell'isola, reclutare il trenta per cento della troupe sul territorio. Molto importanti saranno dunque le maestranze e stiamo già pensando anche a bandi per corsi di formazione. L'obiettivo è quello di far passare tutto quello che riguarda il cinema in Sardegna attraverso la Film Commission».

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