«Riappropriamoci dei nostri spazi pubblici»
I cittadini di Rizzeddu-Monserrato creano una pagina facebook: ci scambieremo idee e proposte
SASSARI. «Gli abitanti devono riappropriarsi degli spazi pubblici e iniziare a progettare le politiche di quartiere attraverso la partecipazione». I sassaresi stanno puntando sui social network e qualcuno – dopo l’iniziativa della Nuova Sardegna sui “Viaggi nei quartieri” di Sassari – ha deciso di creare la pagina facebook del proprio rione. «La pagina nasce principalmente con l'obiettivo di costituire uno spazio di confronto, condivisione e partecipazione dal basso che raggruppi tutti i cittadini, i comitati e le associazioni di quartiere». Lo spiega Simone Maulu, rappresentante di iRS e abitante di Rizzeddu-Monserrato. La pagina in sole due settimane ha raggiunto oltre 10mila visitatori. «Sono state condivise tante foto del quartiere – racconta – da quelle storiche a quelle più recenti, i cani del rione e i personaggi ormai storici. Foto per segnalare crateri nelle strade, marciapiedi distrutti e punti degradati. Ma questa iniziativa non vuole essere solo una raccolta di lamentele e di cose che non vanno, vorrebbe diventare proprio una vetrina online del nostro quartiere con tutte le attività commerciali, i servizi, e gli spazi interessanti che ci sono, una piattaforma dinamica dove ognuno trova il proprio spazio e dà il proprio contributo».
Una sorta di laboratorio permanente e itinerante che favorisca la discussione collettiva «anche attraverso le assemblee di quartiere e l’incontro». Lo scopo è dare voce a tutti i cittadini, «a chiunque ritiene di poter fornire anche un piccolo contributo per proposte che aiutino l'elaborazione di un nuovo progetto per il quartiere». Una delle immagini più condivise è quella del fotografo Emilio Canu che raffigura una parte interna dell’ex manicomio di Rizzeddu con la scritta “Voi mi odiate e io per dispetto vi amo tutti”. «Si sono scatenate diverse discussioni tra persone che hanno vissuto in quella zona quando erano studenti e ora sono rientrate nei loro paesi – spiega Simone Maulu – discussioni di ragazzi che da piccoli giocavano e vivevano quegli spazi, e anche il commento di qualche emigrato che rivedendo certe immagini riesce a sentirsi un po’ a casa. Si possono trovare anche video e articoli sulla democrazia partecipata e sulle politiche di quartiere con esempi virtuosi da tutto il mondo».
Prossimo obiettivo? «Organizzare una grande assemblea, magari in piazza». (na.co.)