La Nuova Sardegna

Sassari

Michele Carrus, nuovo segretario regionale della Cgil

Michele Carrus, nuovo segretario regionale della Cgil

E’ di Oliena, è stato responsabile sindacale della Gallira e lavorava nella segreteria regionale. Sostituisce il dimissionario Enzo Costa

17 aprile 2013
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CAGLIARI. E’ Michele Carrus il nuovo segretario regionale della Cgil sarda. Eletto oggi dal direttivo riunito a Cagliari ed al quale ha partecipato il segretario nazionale Vincenzo Scudiere. Carrus è di Oliena, ha 47 anni e, negli ultimi quattro, ha fatto parte delle segreteria regionale come responsabile del settore Industria. Iscritto dall’87 alla Fisac, il sindacato dei bancari di cui diventa subito delegato in Ogliastra, Carrus è stato segretario territoriale di categoria a Olbia e in seguito segretario generale della Camera del Lavoro della Gallura. Dal 2009 ha lavorato nella segretaria regionale confederale al fianco di Enzo Costa, che ha lasciato la guida della Cgil il 22 marzo scorso, per andare a ricoprire l’incarico di presidente nazionale Auser. «Il mio sarà un lavoro in continuità con quanto fatto in questi anni», ha detto il neoeletto segretario al direttivo ricordando che «il sindacato ha reagito in tutti i modi all’inerzia del governo regionale, con proposte e mobilitazioni (quattro scioperi generali in quattro anni), e in questo ultimo scorcio di legislatura la Cgil, assieme a Cisl e Uil continuerà a far sentire la propria voce, per difendere le migliaia di lavoratori e pensionati, cassintegrati, giovani precari o senza lavoro, sui quali è stato scaricato il peso della crisi». Fra le priorità del segretario generale, un cambio netto di rotta sulla spesa dei Fondi strutturali, «i risultati sono deludenti, sia per la mole di investimenti che per le ricadute concrete nel sistema economico», sottolinea Michele Carrus, e ancora, una nuova scommessa sui fattori indispensabili allo sviluppo: «Dobbiamo puntare su ricerca e innovazione, investire nel sistema scolastico e nella formazione, creare le condizioni perchè i nostri giovani tornino a lavorare in Sardegna e fermare la fuga dei cervelli che rischia di impoverire ulteriormente l’Isola vanificando ogni possibilità di rilancio». Oltre a questo il neosegretario sottolinea l’urgenza di ottenere le risorse statali per gli ammortizzatori sociali e attuare politiche regionali di sostegno al reddito che facciano fronte alle domande in crescita e politiche sociali per i pensionati, gli anziani, i non autosufficienti, soggetti deboli che pagano la crisi più di tutti. Attento alle politiche energetiche e sostenitore dell’industria («possiamo rilanciare il sistema produttivo - dice - puntando sulle filiere e su sistemi innovativi che salvaguardino l’ambiente»), Carrus sottolinea l’urgenza di riscrivere il Piano energetico regionale, nodo indispensabile, assieme alle politiche sui trasporti e, quindi, alla continuità territoriale delle persone e delle merci, per risolvere in modo strutturale il ritardo di sviluppo. Nel discorso di insediamento, anche un riferimento all’attualità politica, con una critica diretta alla Finanziaria in discussione in Consiglio regionale: «Nel testo della Giunta ci sono misure irrealizzabili, scritte più per orientare all’imminente voto per le Regionali che per dare risposte concrete alla sofferenza e al disagio dilaganti». Solo per fare un esempio, fra le promesse irrealizzabili di questa Giunta, il mito della zona franca integrale, secondo Carrus occorre instaurare un dialogo autorevole con il governo nazionale sui temi delle entrate compartecipate e del Patto di stabilità.

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