La Nuova Sardegna

Sassari

Tre condannati per la rapina al Banco di Pattada

di Elena Laudante
Tre condannati per la rapina al Banco di Pattada

Due giovani di Onanì e Lodè hanno patteggiato 4 anni Al terzo imputato, di Galtellì, inflitti 6 anni in abbreviato

11 maggio 2013
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SASSARI. Giovanissimi, ma non proprio sprovveduti, il 6 agosto scorso erano riusciti ad arraffare 32.600 euro e 26mila euro in assegni al Banco di Sardegna di Pattada, dov’erano entrati pistole in pugno (una era finta). Poi la loro fuga per le strade del paese, con tanto di fallito furto d’auto, si era fermata tra l’erba di una campagna poco fuori l’abitato.

Ad indirizzare da loro i carabinieri erano stati anche i passanti, i pattadesi, alcuni dei quali poi quasi parteciperanno alla caccia all’uomo.

Due giorni fa è arrivato il verdetto per i tre ragazzini, riconosciuti colpevoli di rapina aggrava dall’uso delle armi, e porto abusivo d’arma: Arcangelo Pintus, 26 anni di Onanì, Davide Manca, 20, di Galtellì e Giuseppe Ghiani, 22, di Lula, tutti in custodia cautelare in carcere. Hanno scelto strade processuali diverse, a causa di percorsi di vita distinti. Per Pintus e Ghiani, i difensori - i legali dello studio Sannio - hanno potuto chiedere e ottenere il patteggiamento che ha fatto scendere la pena concordata a 4 anni e 6 mesi, come ratificato dal giudice dell’udienza preliminare Maria Teresa Lupinu. Manca, invece, poco prima di quel colpo ne aveva tentato un altro, peraltro fallito, a Siniscola. Ma la condanna è arrivata lo stesso, e a lui il pubblico ministero Carlo Scalas aveva contestato la recidiva specifica, aggravante che fa salire la pena ed esclude la possibilità di patteggiare. Il difensore Zena Orunesu aveva il rito abbreviato, celebrato in camera di consiglio davanti al gup e al giovane imputato, accompagnato dalla mamma. Il pm aveva sollecitato una condanna a 8 anni, partendo da 12, meno un terzo per proprio effetto del rito. Il giudice ne ha inflitti 6. In carcere, ad Alghero, Manca sta studiando per ottenere il diploma dell’istituto alberghiero. Quel giorno, il 6 agosto scorso, era entrato nella filiale di Pattada armi in pugno (non è chiaro chi le possedesse) con i due amici; erano riusciti a portare via molto denaro. Forse fuori avrebbe dovuto aspettarli un complice, che invece li avrebbe lasciati a piedi. Dopo loro, era stato arrestato anche Giuseppe Corraine, 32 anni, di Lula, ma fu uno sbaglio: aveva provato di essere completamente estraneo a quel colpo. E la sua posizione è stata archiviata.

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