La Nuova Sardegna

SASSARI. Sabato non ci sarà la festa della polizia in questura. L’appuntamento annuale - che interessa tutto il territorio provinciale - è stato revocato sulla base delle direttive di contenimento della spesa e le celebrazioni, come in tutta Italia, si svolgeranno in un’ottica di maggiore sobrietà. In questo senso si erano espressi nei giorni scorsi la presidenza del consiglio dei ministri e il ministero dell’Interno.

Anche in città, dunque, la ricorrenza della festa della polizia sarà riservata al personale della pubblica sicurezza e a quello dell’amministrazione civile dell’Interno, oltre a quello in quiescenza dell’Associazione nazionale della polizia di Stato. Festa semplice in famiglia, quindi, ma con gli stessi significati e l’attenzione che ogni anno vengono dedicati alla ricorrenza.

Il questore Antonello Pagliei ha voluto cogliere l’occasione per esprimere ai cittadini di tutto il territorio «un sincero ringraziamento per la fiducia e la collaborazione che ripongono verso la polizia e le forze dell’ordine». Il questore ha anche sottolineato il significato dello slogan che contraddistingue l’anniversario di quest’anno: «C’è più sicurezza insieme».

La decisione di celebrare la ricorrenza in famiglia è coerente con il momento storico di crisi che attraversa il Paese, e che in Sardegna - in particolare nell’area della provincia di Sassari e Olbia-Tempio, nelle quali ha giurisdizione la questura sassarese - tocca livelli sempre più preoccupanti.

Il questore Antonello Pagliei, pur senza la tradizionale festa in questura, ha voluto fare sentire, anche solo attraverso un messaggio, la vicinanza della polizia di Stato a tutta la provincia e l'importanza della partecipazione collettiva alla sicurezza. Un concetto che viene ribadito tutti i giorni, con la presenza tra la gente, senza bisogno di feste particolari per affermare valori che valgono in ogni momento e in qualsiasi situazione. (g.b.)