La Nuova Sardegna

Sassari

Il tribunale dice sì alle multe con autovelox

di Vincenzo Garofalo
Il tribunale dice sì alle multe con autovelox

Decine di ricorsi respinti: sanzioni regolari anche senza lo scatto fotografico dell’infrazione

02 giugno 2013
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SASSARI. Le multe comminate con l’autovelox sono valide anche se il telelaser non immortala con uno scatto fotografico l’auto lanciata oltre i limiti di velocità. Lo ha stabilito il Tribunale di Sassari con sentenze che hanno condannato decine di automobilisti non solo a pagare le multe contestate alla polizia municipale di Sassari, ma anche le spese legali a favore del Comune, con costi triplicati rispetto alle semplici sanzioni per eccesso di velocità. Gli automobilisti sassaresi che hanno presentato ricorso prima al giudice di pace, e poi in appello al tribunale civile, in gran parte contestavano la validità della rilevazione fatta dai vigili urbani muniti di telelaser. Su una prima decina di questi ricorsi il Tribunale si è pronunciato rigettando le richieste di annullamento delle multe, spiegando che il telelaser in uso alla polizia municipale di Sassari, benché siano vecchi modelli e non siano in grado di fotografare le auto in corsa, sono comunque validi: per renderli legittimi è sufficiente l’omologazione. Gli apparecchi con cui gli agenti della municipale mietono patenti lungo le strade della città e dei dintorni funzionano in questo modo: il rilevamento è effettuato dai vigili presenti nella postazione (segnalata circa 500 metri prima con appositi cartelli stradali mobili), che puntano un "veicolo-bersaglio" con l'obiettivo del telelaser; sul display viene visualizzata la velocità rilevata e accertata dall'operatore. Poi la macchina stampa uno scontrino con l'indicazione della velocità, sul quale viene inserita dall’agente la targa del veicolo. Il conducente è fermato subito dopo e gli viene contestato un verbale in cui sono riportati i dati rilevati. Molti automobilisti beccati in flagrante con il piede schiacciato sull’acceleratore non hanno gradito le multe salate e, per i casi più gravi, la sospensione della patente. Per questo si sono rivolti prima al giudice di pace (che è l'autorità giudiziaria competente per materia nelle opposizioni a sanzioni amministrative per violazione delle norme sulla circolazione stradale) e non si sono fermati nemmeno davanti alla sentenza che dava loro torto. Si sono appellati al tribunale ma il risultato non è cambiato. Anche qui i giudici hanno dato ragione al Comune di Sassari: il telelaser e l’operato dei vigili urbani sono incontestabili. Anche senza la foto ricordo dell’infrazione commessa. «Fa piacere sapere che l'applicazione di una norma posta per la tutela del cittadino sia suffragata anche in sede giurisdizionale da sentenze che avvalorano le ragioni di una disposizione che tutela la vita umana», commentano l’assessore agli Affari legali del Comune di Sassari, Vinicio Tedde, e l’assessore alla Polizia municipale e Mobilità, Michele Azara. «Le postazioni degli agenti dotati di telelaser sono organizzate per prevenire le tragedie della strada e non per racimolare soldi con le multe», precisano gli assessori.

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