“Sconto” sugli ausiliari, Asl condannata
Dovrà pagare 222mila euro alla cooperativa che forniva infermieri e personale tra il 2000 e il 2006
04 giugno 2013
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SASSARI. Il contratto con la cooperativa che forniva personale era scaduto, ma ausiliari e infermieri agli ospedali erano indispensabili. Allora il rapporto di lavoro era proseguito, seppur senza formalità. E quando era arrivato il conto, la Asl aveva deciso di pagare secondo le tariffe del contratto scaduto da tempo, senza adeguarle. Così facendo si era «arricchita» in maniera ingiustificata. È stata questa formula che ha portato il giudice del tribunale civile Cristina Fois a condannare l’azienda sanitaria 1 a versare 222mila euro alla cooperativa Coop.A.S., che alla Asl assicurava personale in virtù di un contratto del 2001.
A lei la Asl aveva affidato l’esecuzione dei servizi socio-sanitari riabilitativi e di supporto amministrativo nelle strutture di tutela della salute mentale, fino al 2002. Alla scadenza, però, l’azienda aveva chiesto altro personale, infermieri e ausiliari per far fronte alle esigenze del dipartimento di salute mentale dei reparti di Sassari, Alghero, Ozieri e dell’unità operativa di Sassari, oltre ad alcune strutture psichiatriche. Quindi il rapporto era proseguito, sebbene il contratto non fosse stato rinnovato. L’azienda aveva mostrato di accettare i servizi (che comunque aveva chiesto) pagando alcune fatture, risalenti al periodo febbraio-giugno 2006. Il punto è che aveva applicato le tariffe previste dal contratto del 2001, ormai scaduto. Mentre i costi orari per quella categoria di lavoratori nel frattempo erano aumentati. Di lì, la causa civile intentata dall’avvocato della Coop.A.S., Alessandro Gosmino. Nel costituirsi con il legale Francesco Ruju, la Asl aveva cercato di far spostare l’azione sul funzionario responsabile della prestazione. Ma il giudice non ha accolto questo “suggerimento”. E l’ha condannata per «arricchimento ingiustificato» al pagamento della parte mancante: 222mila euro. (e.l.)
