La Nuova Sardegna

Sassari

Appalti e imprese: da Confartigianato un sì a nuove norme

di Barbara Mastino
Appalti e imprese: da Confartigianato un sì a nuove norme

L’associazione sostiene la proposta lanciata da Insieme «Un albo delle aziende locali può dare più lavoro»

16 giugno 2013
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OZIERI. Plauso e pieno sostegno all’iniziativa del gruppo consiliare Insieme di creare a Ozieri un albo delle imprese locali giunge dalla sede provinciale di Confartigianato, che circa un anno e mezzo fa aveva presentato la medesima richiesta all’amministrazione comunale. L’idea è quella di attuare, spiegano da Confartigianato, una «rivisitazione delle procedure di assegnazione dei lavori e delle gare d’appalto, anche con l’istituzione (come già sperimentato da diverse amministrazioni) di un albo di imprese locali onde consentire a quest’ultime (a rotazione) maggiori opportunità di mercato. Un intervento che può essere realizzato solo a condizioni che vengano apportati dei correttivi alle norme e ai regolamenti, frazionando le gare di importi sotto soglia e utilizzando procedure negoziate».

La proposta di Confartigianato era scaturita, come si racconta in una nota della sede provinciale, dall’incontro tra una delegazione dell’associazione di categoria e l’allora assessore alle Attività produttive, con l’obiettivo di «fare il punto della situazione e di trovare soluzioni di tutela di tutto il tessuto produttivo locale, costituito per la maggior parte da piccolissime e micro imprese», delle quali si assiste a una vera e propria «moria» in questo periodo di grave crisi. «Quello che manca è il lavoro – aveva detto in quell’occasione il segretario provinciale Antonio Alivesi -– e quei pochi appalti pubblici sono ad appannaggio degli imprenditori cosiddetti “forestieri”». Confartigianato aveva quindi presentato un documento programmatico chiedendo agli amministratori locali di prendere con urgenza un impegno concreto per tutelare le imprese locali con le iniziative citate. «Oggi la Confartigianato provinciale plaude alla proposta del gruppo politico locale» dice Alivesi, che in aggiunta propone all’amministrazione di «programmare una serie di opere pubbliche di piccola dimensione, di più agevole cantierabilità, i cui benefici sono più facilmente fruibili da parte delle imprese locali: piccoli appalti di riqualificazione urbana, infrastrutturazione dei siti produttivi e opere essenziali che riguardano scuole, strade, parcheggi, fondamentali per una ripresa che “accontenti” tutti». «Oltre al lavoro – si legge poi nella nota di Confartigianato – chi governa l’economia deve farsi carico di un altro problema: debellare la concorrenza sleale di coloro che non sono “impresa”.

Un problema esteso a tantissime categorie, seppur con aspetti diversi: autoriparazione, estetica e acconciatura, installazione di impianti e edilizia, dove la piaga dell’abusivismo sta mettendo in ginocchio tantissimi piccoli imprenditori. Ribadiamo quindi - conclude la nota - la necessità di una forte azione di controllo da parte degli organi preposti affinché sia recuperata la normalità perduta. Controlli che devono essere concentrati sulle attività non censite, perché è semplice controllare chi “ha la targa” mentre è più difficile trovare chi non ce l’ha: ma è su questi che si deve lavorare».

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