La Nuova Sardegna

Sassari

Venticinque ragazzi da papa Francesco grazie a... un ritardo

di Barbara Mastino
Venticinque ragazzi da papa Francesco grazie a... un ritardo

Dono di monsignor Becciu che l’8 era rimasto a Fiumicino Il pontefice: «Non hai potuto cresimarli? Portali da me»

19 giugno 2013
3 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. «Non hai potuto cresimarli? Portali da me». Con queste parole, rivolte al sostituto alla Segreteria dello Stato Vaticano monsignor Angelino Becciu, papa Francesco ha formalizzato nei giorni scorsi l’invito in Vaticano dei 25 neo cresimati della parrocchia di San Nicola di Ozieri. È bastato un veloce scambio di telefonate con il parroco don Francesco Ledda per avviare la rapida organizzazione del viaggio a Roma per i ragazzi e i loro genitori, che oggi stesso saranno accolti da monsignor Becciu per essere ricevuti in udienza privata da papa Francesco nella sua residenza di Santa Marta.

Un regalo speciale fatto dal pontefice ai piccoli per consolarsi della delusione avuta proprio nel giorno della celebrazione del sacramento della Confermazione, avvenuta lo scorso 8 giugno. A impartire loro il sacramento, infatti, sarebbe dovuto essere proprio monsignor Angelino Becciu, ma la sua partenza dalla penisola era stata impedita dalla concomitanza con l’incidente avvenuto proprio in quella data nell’aeroporto di Fiumicino. Tutti i voli erano stati bloccati, e monsignor Becciu - atteso a San Nicola, nella sua natia Pattada e nella diocesi intera (dove non manca mai di tornare quando gli impegni glielo consentono) - era rimasto anche lui a terra. In tutti i sensi.

Stretto collaboratore del pontefice, il sostituto aveva avuto in seguito occasione di parlare con papa Francesco di quanto accaduto e davanti alle sue parole - come Becciu stesso racconta - il pontefice non aveva avuto esitazione nel dirgli di portare i bambini di San Nicola in Vaticano per poter loro impartire di persona una speciale benedizione. Inutile dire quale è stata la gioia dei bimbi, dei genitori e del parroco davanti alla notizia, giunta come un inatteso regalo, un’occasione da non perdere per conoscere da vicino il “papa della tenerezza”.

«Un grande onore ma anche una grande responsabilità» ha detto ieri, a pochi minuti dalla partenza il parroco don Francesco Ledda, senza nascondere la grande emozione per la scelta dei bimbi di un piccolo quartiere (oltretutto inserito in una piccola cittadina del centro della di Sardegna) come “testimonial” dei neo cresimati di tutto il mondo.

«Non ce lo aspettavamo davvero - ha detto don Ledda - e davvero non avremmo mai immaginato di essere proprio noi l’oggetto di un’attenzione così grande da parte del nostro pontefice. Questo per noi è sicuramente un enorme privilegio, ma dovrà essere anche una responsabilità per il futuro: non è da tutti ricevere un onore così grande. Dovremo dimostrare di averlo meritato. E lo faremo - prosegue don Francesco - anche con le future attività del nostro oratorio Il Portico, che potrà per anni ricordare questa esperienza come la più importante».

L’incontro con il papa è previsto per questa mattina intorno alle 9.30 nella residenza papale di Santa Marta. Si terrà, come detto, in forma privata, prima dell’udienza generale che il pontefice tiene ogni mercoledì.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative