La Nuova Sardegna

Sassari

Orani: «Ittiri resta fuori dal servizio antincendi»

di Vincenzo Masia

Il sindaco protesta per la mancata attivazione del nucleo di lotta al fuoco La denuncia: «Quest’anno non è stata resa disponibile neppure l’autobotte»

06 luglio 2013
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ITTIRI. La mancata attivazione, nel territorio di Ittiri, del nucleo di lotta per la Campagna regionale antincendi 2013, manda su tutte le furie il sindaco Tonino Orani che invia una vibrata nota di protesta all’assessorato regionale all’Ambiente, al Presidente dell’Ente Foreste della Sardegna e al Direttore Generale del Corpo Forestale dello Stato, denunciando una situazione, simile a quella del 2011.

«Mi vedo costretto, a distanza di due anni - si legge nella lettera del primo cittadino - a segnalare la probabile fine del servizio antincendi nel territorio di Ittiri». Orani, infatti, sarebbe venuto a sapere, attraverso notizie assunte dal personale operaio («in quanto nessuno si cura di informarne lo scrivente», dice con una punta polemica), che quest’anno non sarebbe disponibile l’autobotte destinata a Ittiri.

È facile prevedere, se gli atteggiamenti e l’impegno a trovare soluzioni sono rimasti quelli di due anni fa - denuncia il sindaco Orani - che il “problema” non verrà risolto. Il capo dell’esecutivo non usa mezzi termini per manifestare il suo disappunto. «Non so e non mi interessa sapere - prosegue la nota - se dietro tutto ciò esiste un disegno o è solo frutto dell’ignavia ed inefficienza». E sottolineare di constatare «il fatto che gli enti deputati alla prevenzione della lotta agli incendi latitano, lasciando che ad occuparsi del problema siano i volontari scaricando, di fatto, le responsabilità sui sindaci».

Una protesta a “muso duro” quella che Orani indirizza ai responsabili della Campagna regionale antincendi.

Così, il sindaco, esortando «al rispetto pieno dei vostri compiti istituzionali», perchè «la lotta agli incendi non si fa depotenziando le risorse distribuite sul territorio e affidandosi al buon cuore dei volontari e all’incoscienza dei sindaci».

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