La Nuova Sardegna

Sassari

I ricorrenti di Medicina ci riprovano

I ricorrenti di Medicina ci riprovano

Delusione dopo la sospensiva della sentenza che aveva dato loro ragione: «Non ci arrenderemo»

28 agosto 2013
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SASSARI. Tra gli studenti che il 9 settembre prenderanno posto tra gli spalti del Palaserradimigni in piazzale Segni ci sarà anche la maggior parte di coloro che subito dopo il test del 2012 presentarono ricorso al Tar per irregolarità e violazione della privacy. Un ricorso, firmato da 50 aspiranti medici esclusi dall’immatricolazione, che venne accolto pochi mesi dopo. L’università tuttavia, dopo aver presentato appello al Consiglio di Stato (il giudizio deve ancora arrivare) chiese anche la sospensiva della decisione del Tar e rifiutò l’immatricolazione concedendo invece ai ragazzi di sostenere gli esami relativi ai corsi liberi. Circa un mese fa è invece arrivata l’ordinanza di accoglimento della sospensiva. Delusione tra i ragazzi: «Alla lettura della provvisoria ordinanza ci siamo sentiti profondamente amareggiati – dichiarano Antonio Pala e Giulia Unali, referenti organizzativi del ricorso – non abbiamo alcuna intenzione di abbatterci né tantomeno di arrenderci di fronte ad essa, ma anzi continueremo a portare avanti la battaglia per far valere i nostri diritti con ancora più determinazione. Ora più che mai, la passione e la volontà di dimostrare che possiamo e vogliamo studiare Medicina, è più forte della nostra delusione».

L’accordo con il rettore per poter sostenere gli esami “liberi” scade però a settembre. La speranza dunque è che i ragazzi che hanno deciso di presentarsi al Palaserradimigni passino tutti il test d’ingresso e possano coronare il sogno di indossare il camice. (g.g.)

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