La Nuova Sardegna

SASSARI. Ad agosto di due anni fa erano finiti nei guai per le accuse di un turista di La Spezia che li aveva individuati come i responsabili di un’aggressione avvenuta a Stintino e culminata con la rapina di un orologio Rolex e del portafoglio. Due anni dopo per quattro giovani di Porto Torres (due ragazzi e due ragazze) di età compresa tra i 23 e i 29 anni è arrivata l’assoluzione. I quattro, tutti difesi dall’avvocato Pasqualino Federici, sono riusciti a dimostrare al giudice delle udienze preliminari Maria Teresa Lupinu che non si trattò di una rapina. La loro assoluzione è stata chiesta anche dal pubblico ministero Paolo Piras. I quattro erano finiti nei guai una settimana dopo la denuncia del turista ai carabinieri. Quando i militari avevano bussato alle loro abitazioni per notificare la denuncia i quattro avevano già contattato l’avvocato e stavano per presentarsi spontaneamente in caserma. A loro si era arrivati grazie alle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale che avevano filmato l'auto dei giovani mentre si allontanava dalla zona del porto subito dopo l'aggressione. Ai carabinieri i quattro avevano riconsegnato l'orologio e il portafoglio e raccontato di essere transitati in auto e di avere notato una bici sul ciglio della strada che sembrava abbandonata, per questo avrebbero pensato di prenderla e caricarla in auto. All’improvviso si sarebbe materializzato il proprietario che - sempre secondo la loro testimonianza - avrebbe sfondato il finestrino dell'auto strattonando la ragazza che si trovava alla guida. A quel punto sarebbe scattata la violenta reazione, il turista era stato picchiato e i giovani avrebbero prelevato Rolex e portafoglio come «risarcimento danni». Il giudice ha creduto a questa versione e li ha assolti. (l.f.)