La Nuova Sardegna

Sassari

Sassarese truffa una ragazza, gli amici di lei lo pestano

di Gianni Bazzoni
Sassarese truffa una ragazza, gli amici di lei lo pestano

Spedizione punitiva da Nuoro a Sassari per vendicare l’amica che aveva versato 450 euro per un telefonino mai consegnato dal venditore

27 ottobre 2013
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SASSARI. Spedizione punitiva per convincere un “furbetto” a rispettare le condizioni di una vendita online. E’ successo l’altro giorno, nel parcheggio di un centro commerciale, dove alcuni ragazzi di Nuoro hanno organizzato l’incontro con un coetaneo sassarese che aveva intascato 450 euro per la vendita di un telefonino (attraverso il sito Subito.it) ma non aveva mai consegnato la merce all’acquirente, una ragazza nuorese. Il venditore infedele è stato minacciato e riempito di botte (ha avuto una settimana di cure), derubato dell’orologio e di 150 euro che aveva in tasca. E prima di andare via ha ricevuto un ultimatum per la consegna dei soldi intascati. A quel punto, il giovane ha presentato denuncia in questura, spiegando la situazione - a cominciare dalla sua inadempienza - e facendo scattare le indagini degli investigatori della squadra mobile. I poliziotti hanno denunciato due dei presunti responsabili (la ragazza e un suo amico, l’altro non è stato ancora identificato) per i reati di lesioni in concorso e esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

La storia. La vicenda comincia con la decisione di una ragazza nuorese di 21 anni di acquistare un cellulare adocchiato sul sito Subito.it. Una di quelle operazioni da concludere immediatamente, anche perchè l’interessata ha a disposizione la cifra di 450 euro richiesta dal venditore. Versata la somma, l’acquirente attende l’invio del telefonino, nel rispetto degli accordi.

Il sospetto. Passano i giorni e il cellulare non arriva. La ragazza sollecita ma il venditore prende tempo con scuse che appaiono subito sospette. E comincia a serpeggiare il timore che dietro l’operazione possa esserci una truffa.

I rinforzi. La ragazza chiede aiuto a due amici che le consigliano di contattare nuovamente il venditore e dargli appuntamento a Sassari, nel parcheggio di un centro commerciale. Il giovane abbocca e accetta l’incontro.

Le botte. Appena arriva, si trova davanti la ragazza e i due amici. Poche parole e molte botte. Il finto venditore le prende di santa ragione. Poi viene derubato dell’orologio e di 150 euro in contanti. Prima di andare viene minacciato pesantemente: «Restituisci subito i 450 euro che hai intascato, altrimenti finisce male».

La paura. Il giovane capisce che non è aria e che la sua truffa rischia di costargli parecchio cara. Così decide di rivolgersi alla polizia. Partono le indagini e scattano le denunce. Lui deve restituire la somma trattenuta indebitamente. La prossima volta ci penserà due volte prima di non rispettare un contratto di vendita.

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