La Nuova Sardegna

Sassari

La rinascita sarà legge, 103 milioni per l’isola

di Umberto Aime
La rinascita sarà legge, 103 milioni per l’isola

All’unanimità la commissione bilancio del Senato approva l’emendamento Soddisfatti i parlamentari. Il premier Letta: «Non lasciamo soli i sardi»

22 novembre 2013
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CAGLIARI. L’emergenza Sardegna dopo l’alluvione non è più uno scatolone vuoto: da ieri ci sono 103 milioni e 400 mila euro in due anni da spendere per la ricostruzione. È tutto scritto nell’emendamento alla Legge di stabilità, che ieri tutti i partiti della maggioranza e e dell’opposizione hanno votato in commissione Bilancio. Il consenso unanime dovrebbe mettere al sicuro lo stanziamento quando la manovra finanziaria del governo Letta dovrà essere votata in aula. Anche alla Camera non ci dovrebbero essere intoppi, anche se Sel (all’opposizione) ha annunciato che chiederà maggior fondi per la riorganizzazione della sicurezza idrogeologica in tutte le regioni, perché «l’Italia non deve essere più terra di conquista per le calamità naturali».

I senatori sardi. A essersi battuti in prima fila per l’approvazione dell’emendamento sono stati soprattutto i tre senatori sardi in commissione: Luciano Uras (Sel) , Emilio Floris (Pdl) e Manuela Serra (M5S), mentre Silvio Lai (Pd) ha seguito i lavori da Firenze. «Aver avviato un primo passo verso la ricostruzione e aver votato tutt’insieme l’emendamento è un segnale importante – è scritto nella dichiarazione congiunta – Ciascuno di noi sa bene che bisogna utilizzare immediatamente le risorse disponibili per far rinascere l’isola dopo la tremenda alluvione, Da oggi in poi siamo tutti impegnati ad evitare che questo sforzo comune si areni in pastoie burocratiche o in pessime pratiche clientelari».

Il premier Letta. Il primo a dichiararsi soddisfatto per l’emendamento è stato proprio Enrico Letta: «Tutta l'Italia – ha detto – si è stretta intorno alla Sardegna. Quasi per rassicurarla, avvolgerla e proteggerla. Sentiamo che da parte dell'intera comunità nazionale c’è una voglia di non lasciare soli i cittadini colpiti dal disastro. Lo Stato è presente e continuerà a esserlo fino all’ultimo giorno della rinascita dell’isola». Per oggi il Consiglio dei ministri ha proclamato una giornata di lutto nazionale.

L’emendamento. Oltre 103 milioni in due anni, è questo l’ammontare delle risorse per la ricostruzione. Mentre per l’emergenza sono a disposizione da subito 25 milioni, 20 stanziati dal Governo e 5 dalla Regione. È stato il senatore Luciano Uras, nella sala delle conferenze stampe, a elencare nel dettaglio i fondi destinati alla Sardegna: «Nello specifico – ha detto – 27,6 milioni potranno essere subito spesi e andranno ad aggiungersi ai 25,85 milioni già stanziati dal governo fuori dal Patto di stabilità. Nel 2015, sarà poi il Comitato interministeriale per la programmazione economica ad aumentare di 50 milioni il Fondo destinato allo sviluppo e alla coesione economica, e il finanziamento sarà destinato tutto alla Sardegna». Con questi 103 milioni, che saranno affidati al commissario regionale straordinario per l’emergenza alluvioni, la Sardegna dovrà riuscire a rialzarsi dopo essere stata travolta dal ciclone Cleopatra.

Anas. Finanziamenti straordinari, ancora da quantificare, sono previsti per la ricostruzione di strade, ponti e infrastrutture travolte dall’alluvione. Oggi sarà in sardegna per un sopralluogo il ministro per lo Sviluppo economico, Maurizio Lupi. È previsto un sopralluogo nelle province più colpite: la Gallura, l’Oristanese, il Nuorese e negli otto comuni del Medio Campidano. Come detto più volte dall’Anas in queste giornate drammatiche, sono ancora diversi i danni da quantificare, ma le squadre di pronto intervento sono già al lavoro. Dal ministero comunque è arrivata la conferma: «L’isola non sarà lasciata da sola».

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