La Nuova Sardegna

Sassari

Mondo X, tutto esaurito per il week end solidale

Mondo X, tutto esaurito per il week end solidale

Gran successo per le iniziative messe in campo dall’associazione di padre Morittu Bruno Porcu: con noi la gente si avvicina all’Aids, ma anche alla voglia di vivere

03 dicembre 2013
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SASSARI. «Un grande successo di pubblico e di solidarietà. Che corona un fine settimana ricco di iniziative, e suggella un rapporto con la città di affetto e fiducia, che ci rende orgogliosi». È soddisfatto Bruno Porcu, uno dei responsabili dell’associazione Mondo X. Soddisfatto perché la performance letterario-teatrale di domenica sera “È colpa tua” dello scrittore Francesco Abate, insieme alle chitarre di Matteo Sau e Marco Noce ed Enrico Spanu ai laptop, è stata un successo. E un successo sono state le iniziative messe in campo di questo fine settimana dai volontari di Mondo X per la giornata mondiale contro l’Aids e per il week end dedicato alla solidarietà e all’apertura della Casa famiglia. Una due giorni quella a favore delle comunità per il recupero dei tossicodipendenti e della Casa Famiglia per i malati di Aids, fondate e dirette dal frate francescano Padre Salvatore Morittu, che ormai è un appuntamento fisso per la città. E a cui la città, anno dopo anno, risponde presente. «Devo dire con piacere – spiega Porcu – che Sassari ci dimostra il suo affetto. Tanti si erano spesi, in questi drammatici giorni, per aiutare le vittime dell’alluvione. Tutti stanno vivendo un momento difficile dal punto di vista economico. E anche noi veniamo da un anno di passaggio. Con la chiusura della comunità di Uta, il trasferimento dei lavoratori a Sassari. Che ci ha fatto produrre meno manufatti del solito. Eppure, nonostante queste difficoltà, la gente non è voluta mancare in questi giorni. Molte sono state le donazioni durante le messe, molte le visite alla casa famiglia. E moltissime le presenze domenica per Francesco Abate. Non bastavano le sedie, non bastavano i posti. È stato davvero un graditissimo successo».

Successo che conferma un affetto per l’associazione di don Morittu che va ben oltre la qualità dei manufatti prodotti o delle esibizioni messe in cartellone. «La gente si fida di noi – spiega Porcu – sa che ogni euro che devolve per la nostra causa sarà ben speso. E che potrà vedere di persona come è stato speso. E inoltre le persone che si avvicinano a noi sono molto interessate, non curiose, non morbose. E scoprono che quello che alcuni immaginano come un ghetto in cui domina la morte è in realtà un luogo di gioia e di vita. Che dona un’energia di qui è davvero difficile fare a meno una volta che la si è conosciuta. Certo, non basta. Non basta mai. Per ognuno che si avvicina, che capisce, ce ne sono cento che continuano a non voler vedere. Ma noi continuiamo ad andare avanti. Un passo dopo l’altro».

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