La Nuova Sardegna

Sassari

Piede mozzato in una scarpa da tennis

di Gianni Bazzoni
Piede mozzato in una scarpa da tennis

Macabra scoperta da parte di due sub. I resti recuperati dai carabinieri e consegnati al medico legale: sono di Peragallo?

06 dicembre 2013
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SASSARI. Una scarpa da tennis bianca e i resti di un piede sinistro in avanzato stato di decomposizione. La scoperta è stata fatta martedì mattina da due sub, appena riemersi, tra gli scogli di Su Saltu e S’abba, nella costa di Villanova Monteleone. I resti sono stati presi in consegna dai carabinieri della compagnia di Alghero che li hanno affidati all’istituto di Patologia forense per tutti gli accertamenti che sarà possibile effettuare. A cominciare dall’estrazione del Dna da confrontare con quello di persone scomparse e mai tornate a casa.

Il primo pensiero degli investigatori è andato a Michele Peragallo, il poliziotto in congedo, 55 anni di Stintino, sparito in circostanze misteriose dalla sua abitazione e mai più ritrovato. Sono trascorsi ormai dieci mesi da quando i familiari hanno denunciato la scomparsa dell’agente di polizia che negli ultimi anni aveva prestato servizio al posto fisso di Porto Torres. Diverse le manifestazioni - compresa la fiaccolata del 18 agosto a Stintino - organizzate per non fare calare l’attenzione sulla scomparsa di Michele Peragallo. E ogni volta che il mare ha restituito un cadavere o resti irriconoscibili, sono scattate le verifiche per eventuali comparazioni. Finora, però, nessuna traccia o elementi di qualsiasi genere che potessero aiutare a risolvere il mistero della sparizione del poliziotto.

Ora, la scoperta della scarpa con i resti di un piede mozzato all’altezza della caviglia, porta gli investigatori a fare nuovi accertamenti. La prova fondamentale sarà quella della comparazione del Dna, cosa che era stata già effettuata a settembre, dopo la scoperta di un cadavere in avanzato stato di decomposizione nella spiaggia di Cala Rena, nel parco nazionale dell’Asinara.

La scarpa da tennis trovata tra i sassi di Su Saltu e S’abba, è un modello Adidas, bianco, che ha resistitito bene alle intemperie e all’azione distruttiva del mare. Chi la calzava aveva il numero 43 e mezzo, e anche questo potrebbe essere un particolare da prendere in considerazione per cercare di restringere il cerchio. Serviranno diversi giorni per cercare di capire se è possibile isolare il Dna dai pochi resti rimasti dentro la scarpa, e poi procedere alle eventuali comparazioni con il profilo genetico degli scomparsi.

Impossibile, per ora, fare delle ipotesi. Si può solo dire che il mistero dei piedi mozzati ritrovati sulle spiagge tra Stati Uniti e Canada è una storia piuttosto inquietante che va avanti ormai da circa sei anni. Tra il 2007 e il 2011 sono stati ritrovati undici piedi: la cosa strana è che - per quanto riguarda quei territori - il luogo dei ritrovamenti è stato più o meno sempre lo stesso e non ci sono state denunce di persone morte, scomparse o ritrovate. Nella maggior parte dei casi, i ritrovamenti di piedi umani sulle spiagge erano associati a una scarpa da tennis. Quasi sempre, come nel caso del recupero effettuato a Villanova Monteleone, la mutilazione è stata determinata da una forma di decomposizione naturale. Le indagini non sono limitate solo al territorio nazionale.

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