La Nuova Sardegna

Sassari

Più risorse per i servizi essenziali

Più risorse per i servizi essenziali

Il Comune ha estinto in anticipo due mutui, risparmiando così 266mila euro

09 gennaio 2014
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha deciso di estinguere anticipatamente i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti e con il Banco di Sardegna, attraverso l’utilizzo della quota dell’avanzo di amministrazione 2012.

Il debito a favore dei due enti ammontava complessivamente a 1 milione e 65mila euro: 456mila euro alla Cassa, per l’estinzione anticipata di muti contratti nel 1995 e nel 2004, e 609mila euro al Banco per l’estinzione anticipata di un mutuo contratto nel 2006. L’anomalia di aver approvato un bilancio di previsione a fine anno solare ha dunque prodotto anche effetti positivi, avendo il Comune ridotto il proprio indebitamento di oltre 1 milione di euro e soprattutto evitato delle rate annue che comportavano una spendita di 266mila euro. Il lavoro svolto dalla commissione Bilancio, presieduta dal consigliere Pietro Madeddu, ha tenuto conto del fatto che quelle somme non sarebbero potute essere comunque spese per investimenti, in quanto rientrano tra quelle coperte dal patto di stabilità. «La manovra ha consentito di investire il risparmio sul pagamento dei ratei dei mutui in essere – ricorda il capogruppo sardista –, nella copertura di spese destinate a servizi essenziali come l’asilo nido ed altri che, altrimenti, si sarebbero potuti erogare solamente chiedendo ulteriori sacrifici alle già tartassate famiglie». In questo modo l’amministrazione ha potuto contenere la pressione fiscale, aggiunge Madeddu, limitando gli aumenti ai soli costi che derivano dai provvedimenti erogati dal governo centrale, che purtroppo continua a effettuare ingenti tagli agli enti locali costringendoli a tagliare servizi essenziali o chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici. «Questo risultato – conclude – si è potuto raggiungere solo grazie al lavoro fatto in commissione e al senso di responsabilità di tutti i commissari, pur nel rispetto delle posizioni politiche dei singoli consiglieri». (g.m.)

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