La Nuova Sardegna

Sassari

Il direttore del Parco al banchiere Harte: “Per Budelli ha già deciso il parlamento italiano”

Il direttore del Parco al banchiere Harte: “Per Budelli ha già deciso il parlamento italiano”

Giuseppe Bonanno dalla Maddalena esprime stupore per la decisione del magnate di opporsi alla prelazione statale

05 febbraio 2014
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BSASSARI. “È il Parlamento ad aver scritto la parola sulla vicenda dell'isola di Budelli, francamente non mi attendevo una risposta di tale natura da parte di colui che comunque mi è apparso all'inizio come un interlocutore serio e pacato, ma che evidentemente è stato consigliato male”. Così il presidente dell'Ente Parco La Maddalena, Giuseppe Bonanno, interviene sulla notizia dell'opposizione, da parte dello studio legale di Michael Harte - il neozelandese che nell'ottobre scorso si era aggiudicato all'asta la proprietà dell'isola di Budelli - al diritto di prelazione esercitato dallo Stato.

“In questo modo - sostiene Bonanno - il signor Harte appare arrogante e sprezzante nei confronti di una scelta ben precisa fatta non da un singolo partito o da un'associazione, ma dal massimo organo legiferante del nostro Stato, ossia il Parlamento. Io, in ossequio alla decisione da esso assunta, ho il dovere di andare avanti, resistendo alle opposizioni che si presentano e che dovessero presentarsi. Se però mi fosse permesso di dare uno spassionato suggerimento al signor Harte - prosegue il presidente del Parco - gli consiglierei di svincolarsi dall'abbraccio subdolo dei vari questuanti che oggi si affrettano a fargli la corte offrendo di utilizzare una struttura, servirsi di un terreno, finanziare una loro impresa. Essi non solo squalificano la sua persona, ma certificano una brutta immagine del nostro territorio, che la crisi in primis, e un certo servilismo culturale poi, vorrebbero spingere verso una sorta di neocolonialismo, in attesa del nuovo bravo conquistatore che possa risolvere e sollevare le loro - e loro soltanto, si intenda - sorti personali”.

“Il Parco - conclude Bonanno - continuerà a svolgere, come sempre ha fatto, il suo ruolo a garanzia dell'interesse pubblico e delle generazioni future affinchè il bene Budelli sia di tutti, e non di pochi”.

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