La Nuova Sardegna

Sassari

L’ostello resta inabitato e famiglia rom lo occupa

di Gavino Masia
L’ostello resta inabitato e famiglia rom lo occupa

L’edificio di via Balai è di proprietà della Regione ed è inutilizzato da alcuni mesi. Il Comune vorrebbe disporre a pieno titolo della struttura che è in buono stato

28 febbraio 2014
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PORTO TORRES. Una famiglia nomade - marito, moglie e otto figli - ha occupato abusivamente l’ex ostello della gioventù di via Balai che fino a qualche mese fa ospitava la casa di accoglienza per minori “La Bussola”.

Gli agenti del posto fisso di polizia hanno fatto accertamenti sulle generalità dei membri che si trovano all’interno della struttura, che hanno risposto candidamente di avere le chiavi di ingresso dello stabile come se fosse una abitazione affidata a loro.

Non si sa chi abbia consentito l’accesso ai nomadi, e anche l’amministrazione comunale afferma di non conoscere la vicenda che ha portato gli abusivi ad occupare una struttura a tutt’oggi proprietà della Regione. «Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità affinchè le strutture pubbliche non vengano occupate da chi non ha alcun diritto», assicura il sindaco.

L’edificio è stato realizzato nel 1973, a pochi metri dal parco e dalla spiaggia di Balai, e in origine ospitava un ostello della gioventù che dava anche rilevanza turistica alla comunità turritana. C’erano tanti arrivi dai paesi europei e dal continente, e diversi aneddoti raccontano delle costanti escursioni dei giovanotti locali per vedere belle donne che scendevano al mare. All’inizio la struttura aveva solo il piano terra, 195 metri quadri, con ambienti dove veniva svolta attività didattico-ricreativa, la sala da pranzo e i servizi igienici.

Negli anni successivi è stato elevato anche il primo piano, che comprende sette stanze da letto, servizi igienici e un ripostiglio. Negli ultimi quindici anni ha ospitato la cooperativa con scopi sociali "La Bussola", che svolgeva attività educative per ragazzi in situazioni di disagio e che ora ha cessato l'attività lasciando libero lo stabile. Il Comune da qualche anno ha chiesto l'affidamento della struttura, ma nel frattempo gli uffici regionali non hanno mai perfezionato l'atto.

“Abbiamo chiesto alla Regione che ci venga ceduta la struttura - conferma Scarpa -, e quando sarà nelle nostre disponibilità porteremo l’argomento in consiglio comunale per decidere la destinazione più conveniente per la collettività”.

L’edificio ha anche un’area di 430 metri quadri, da adibire a giardino. Da diversi anni l’intera area non è soggetta ad alcuna manutenzione, nonostante lo stabile sia in buono stato, ed è un vero peccato non potere disporre di una struttura ricettiva che si affaccia sulla baia di Balai ed è poco lontano dal centro cittadino.

A neanche cento metri di distanza si sta ristrutturando l’altro grande ostello della gioventù, che fa angolo con via Benedetto Croce, e tra i due stabili c’è il parco Chico Mendez che offre un’oasi di verde e un panorama mozzafiato sul golfo dell’Asinara.

Occorre programmare una città turistica pensando anche agli immobili costruiti nel territorio comunale, e valutando che la cinta urbana è vicina al mare e potrebbe essere valorizzata al meglio per dare risposte concrete ai visitatori. Cominciando dall’ostello di Balai, per ora abitato da abusivi, chiedendo alla Regione di cedere la proprietà al Comune con una cifra simbolica.

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