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Spettacoli e menù di strada, oggi al via “Abbabula”

Spettacoli e menù di strada, oggi al via “Abbabula”

SASSARI. Coldiretti, Campagna Amica e le Pro loco di Sassari, Uri, Ittiri, Usini ed Olmedo insieme alla buona musica di Abbabula per due serate in piazza d’Italia con menù a chilometri zero. Oggi e...

09 maggio 2014
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SASSARI. Coldiretti, Campagna Amica e le Pro loco di Sassari, Uri, Ittiri, Usini ed Olmedo insieme alla buona musica di Abbabula per due serate in piazza d’Italia con menù a chilometri zero. Oggi e domani a partire dalle 20 durante i concerti dei Train to Roots e dei The Bluebeaters, le cinque pro loco del nord Sardegna proporranno a prezzi modici menù di strada per tutti, con i prodotti delle aziende agricole di Campagna Amica.

In particolare, l’evento messo in piedi da Coldiretti e Campagna Amica per la prima volta si avvale dell’importante collaborazione delle pro loco del Nord Sardegna, connubio perfetto per garantire una manifestazione di successo: «L’idea – racconta Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna e di Coldiretti Sassari – nasce a seguito dell’accordo che la nostra organizzazione ha stipulato lo scorso anno con l’Unpli, l’unione che riunisce le Proloco isolane, e che mira a favorire e far conoscere la cultura del buon cibo locale, garantito e a “km zero”. In occasione di Abbabula 2014 – prosegue il presidente – abbiamo pensato di portare al centro della città e durante i concerti che animeranno il centro storico, dei piccoli menù da strada e a prezzi bassissimi in modo che il pubblico possa anche assaggiare prodotti gustosi e di qualità».

Favette e melanzane al forno in salsa reggae o focaccia con verdure al ritmo di ska, piuttosto che ravioli di ricotta con carciofi che sanno anche di soul o frittelle calde al gusto di rhythm&blues.

«A voler essere presuntuosi – spiega Giuseppe Casu, direttore di Coldiretti Sassari – l’annuale edizione di Abbabula, la consueta rassegna dedicata alla musica e alle parole d’autore, quest’anno rischia di essere un’esperienza multisensoriale, con l’ambizione di mettere in relazione musica e cibo, quasi potessero dialogare fra loro».

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