La Nuova Sardegna

Sassari

concerto a Amsterdam

Il Coro di Nulvi e le launeddas incantano

Il Coro di Nulvi e le launeddas incantano

NULVI. Ha registrato un grande successo il concerto che il Coro di Nulvi ha tenuto nei giorni scorsi ad Amsterdam. I coristi nulvesi si sono esibiti insieme al loro direttore, il maestro Fabio Melis,...

13 maggio 2014
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NULVI. Ha registrato un grande successo il concerto che il Coro di Nulvi ha tenuto nei giorni scorsi ad Amsterdam. I coristi nulvesi si sono esibiti insieme al loro direttore, il maestro Fabio Melis, nell’ambito di una iniziativa promossa dal Nuovo Podio Culturale del Teatro Splendor di Amsterdam e dalla Cooperativa Teatro e Musica di Sassari.

Nella stessa serata Fabio Melis ha tenuto un seminario sulle launeddas che ha incantato il pubblico presente. Un gradimento davvero speciale hanno registrato i brani nei quali le launeddas hanno accompagnato i canti corali, un connubio di rara bellezza e soprattutto di grande effetto.

Il suono magico delle launeddas, uno degli strumenti musicali più antichi del mondo ha creato un’atmosfera davvero unica. Cosi come di grande effetto è risultato l’ingresso in scena del coro nulvese, avvenuto completamente al buio con i coristi che, portando ognuno una candela accesa, hanno intonato il Miserere l’antico canto liturgico che viene eseguito da secoli a Nulvi in occasione della Settimana Santa. Il Coro, nella prima parte del concerto, ha infatti proposto in particolare i suggestivi canti devozionali della Pasqua eseguendo il “Kirie”, l’”Agnus Dei” e “Su Perdonu” oltre al bellissimo canto natalizio “A sos tre Re” che a Nulvi si canta in occasione della vigilia dell’Epifania.

Nella seconda parte invece il maestro Fabio Melis ha eseguito alcuni brani tradizionali sardi oltre che con le launeddas anche con altri antichi strumenti musicali come su solittu e sa trunfa. Poi un’autentica chicca, un brano per voce e launeddas da lui scritto e arrangiato e intitolato “A Ninni”, nel quale Gianfranco Solinas, il tenore del coro, ha magistralmente duettato con le launeddas. Sono stati proprio questi brani a conquistare letteralmente il pubblico, come “Bella si cheses bennere” o “Nanneddu meu” con Stefano Buscarinu solista e l’immancabile “Non potho reposare” con solista Gianfranco Solinas.

Il concerto olandese si è chiuso con “A un amigu”, uno dei brani più suggestivi della loro produzione, scritto da Gavino Senes e musicato ed armonizzato da Sauro Piana, che da anche il titolo all’ultimo lavoro discografico del Coro di Nulvi.

Mauro Tedde

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