«No ai tagli all’Istituto per l’agricoltura»
Parte la protesta a Bonorva, l’ufficio scolastico provinciale vuole eliminare la prima classe: verso il rischio chiusura
BONORVA. Al termine di un anno, e all’inizio del successivo, nella sfera scolastica è diventata quasi una consuetudine “giocare alla “spending rewiew”, da praticare con accorpamenti, spesso senza fini didattici, o tagli immotivati e radicali di classi, sezioni o Istituti professionali ben consolidati sul territorio. Anche quest’anno la storia si ripete con la segnalazione, nell’ambito della definizione dell’organico di diritto, proposto dall’Ufficio scolastico provinciale di Sassari per l’anno scolastico 2014/15, la modifica delle richieste sul numero di classi da autorizzare per il 2014/2015 all’Istituto di Istruzione Superiore “G. Musinu” di Thiesi. E’, infatti, previsto il taglio di una classe, la I dell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ( Ipsasr), di Bonorva. La motivazione addotta pare sia da trovare nel numero degli alunni,(15), inferiore ai minimi valutati (25) per l’attivazione delle classi prime, nelle sezioni associate funzionanti con un solo corso.
I docenti, il personale Ata e gli alunni dell’Ipsasr di Bonorva si sono comunque sentiti privati ingiustamente di un diritto acquisito ed hanno inviato una lunga nota di protesta ai dirigenti delle varie istituzioni per chiedere la revisione della proposta poichè, a loro parere, «la decisione, del tutto inadeguata, determinerebbe lo smantellamento di una istituzione scolastica che, per circa 50 anni, ha garantito nel Meilogu la formazione di numerosi qualificati e diplomati (agrotecnici) che attualmente operano nel territorio.
La presenza dell’Istituto, al servizio di un vasto bacino d’utenza rappresentato da 17 comuni, è ricordato nel documento, è particolarmente importante e pienamente inserita nella realtà economico-produttiva del territorio, basata prevalentemente sull’allevamento zootecnico e sulla trasformazione delle relative produzioni (8 caseifici, mulini, pastifici, macelli, caglifici, salumifici etc…). I ragazzi che si iscrivono all’Ipsasr sono in gran parte figli di imprenditori agricoli, spesso privi di alcuna qualifica, che puntano sulle nuove generazioni per il miglioramento tecnico e gestionale delle proprie aziende». E’ importante ricordare, come segnalato, che «l’ambito territoriale di provenienza degli alunni ricade nel Gal Logudoro-Goceano ed è interessato dalle azioni previste dal Piano di Sviluppo Rurale che ha come obiettivo primario la permanenza delle popolazioni nell’ambiente rurale. Nei vari bandi del Psr è generalmente premiato il possesso di competenze specifiche e di titoli di studio professionalizzanti in ambito agricolo, qualifica o diploma».
Fra le principali attività presenti nell’Ipsasr di Bonorva è inoltre da considerare che è attivo, parallelamente al percorso curricolare, anche un percorso triennale di IeFP, (Istruzione e Formazione Professionale), per il rilascio della qualifica di operatore agricolo con indirizzo “Allevamento degli animali domestici”.
«Il percorso IeFP è, di fatto, un corso professionale e i corsi professionali sono in genere attivati per un numero di 15 allievi, in modo da facilitare lo svolgimento delle attività laboratoriali e rispettare le norme sulla sicurezza ed è già stato attivato per il prossimo anno scolastico anche per la classe prima che ora l’USP non intende concedere».
Sulla decisione dell’Ufficio scolastico provinciale dovrebbe avere il giusto peso anche la considerazione, che i ragazzi che si iscrivono sono in genere molto motivati verso un percorso di studi prevalentemente pratico e la mancata concessione della classe non rispetta le loro scelte, anche perché gli altri Ipsasr operanti in Provincia, (Perfugas e Bono), non sono raggiungibili con i mezzi pubblici ed un eventuale spostamento determina spesso l’abbandono scolastico, con aggravamento del fenomeno della dispersione, che peraltro lo Stato e la Regione cercano di contrastare finanziando diversi progetti.
Con il documento è chiesto perciò al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna e al dirigente dell’Usp di confermare l’organico di diritto proposto dal dirigente scolastico dell’IIS “G. Musinu” di Thiesi, ad evitare la chiusura, in brevissimo tempo, dell’Ipsasr di Bonorva, unico per la sua specificità nell’intero territorio, e che avrebbe ripercussioni negative anche sul settore economico prevalente della zona.