«E.On non vuole le imprese sarde»
Interrogazione del presidente del consiglio comunale al sindaco Scarpa
PORTO TORRES. La situazione occupazionale all’interno della centrale di Fiume Santo sta diventando incandescente, perché a quanto pare la multinazionale tedesca sta facendo il bello e cattivo tempo per ciò che riguarda i lavori da appaltare. Un dubbio che si è insinuato anche nella seconda carica istituzionale del Comune, quella del presidente del consiglio Ivan Cermelli, che in qualità di capo gruppo di Forza Italia ha presentato una interrogazione al sindaco Beniamino Scarpa in merito agli ultimi avvenimenti che riguardano proprio gli appalti e l’esecuzione dei lavori all’interno della centrale termoelettrica. «Chiedo al sindaco di verificare e rispondere se corrisponde al vero che oramai gli appalti che prima erano appannaggio delle ditte del territorio, sono ora in mano a sole ditte proveniente da fuori Sardegna e che gli stessi lavoratori in forza siano tedeschi, siciliani e di altre regioni». Il presidente Cermelli chiede a Scarpa pure di «verificare quali percorsi sta mettendo in atto la Regione per la tutela degli impregni presi da E.On e per la tutela dei lavoratori del territorio». A dire il vero la Regione aveva mostrato disinteresse un po’ di anni fa dopo la firma dell’accordo tra politica e parti sociali per la costruzione del quinto gruppo, soprattutto con il passaggio dalla spagnola Endesa al gruppo tedesco, non facendo mai pressione efficace per costringere E.On a rispettare gli accordi e salvare l’occupazione. Che ci sia preoccupazione sugli appalti da assegnare lo conferma il segretario Uiltec settore elettrico Franco Peana: «In questo momento temiamo che la multinazionale assegni i lavori di disarmo e demolizione dei gruppi 1 e 2 ad aziende proveniente dal continente o addirittura dalla Germania, che con contratti di global service si occupano di smantellamento e riciclo dei materiali per fare business. Come Uiltec condanniamo questo atteggiamento, perché certi lavori possono essere risolti e realizzati da imprese del territorio». (g.m.)