La Nuova Sardegna

Sassari

Asilo nido, in bilico i posti di lavoro

di Barbara Mastino
Asilo nido, in bilico i posti di lavoro

Preoccupazione tra le addette al servizio dopo che il Comune ha pubblicato un bando per la gestione della struttura

21 maggio 2014
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OZIERI. C’è forte preoccupazione per il futuro tra le addette al servizio nell’asilo nido comunale La Cicogna, che di recente - viste le spese troppo alte di gestione - il Comune ha deciso di dare in gestione a esterni.

Il personale in forze all’asilo nido è quello della ex cooperativa Clara, nata 25 anni fa proprio a questo scopo e poi “congelata” dopo l’assunzione nel marzo 2010 delle 14 unità all’interno della società municipalizzata Prometeo Srl, che come si sa si occupa di diversi servizi comunali e che era nata sotto la giunta guidata da Giovanni Cubeddu (ma in quel periodo si limitava ad affidamenti diretti alle cooperative esistenti che gestivano asilo, casa di riposo e altro).

Le addette dell’asilo nido - ausiliarie, educatrici, cuoche - erano state assunte nella Prometeo Srl con contratti a tempo indeterminato - le famose stabilizzazioni, impensabili in una cooperativa - ma avevano tenuto in vita la loro coop come paracadute sino a qualche tempo fa, più precisamente sino al dicembre 2013, dopo le rassicurazioni provenienti dal settore Servizi Sociali e dall’amministrazione dopo la loro stabilizzazione e anche per non dover ancora spendere soldi in tasse “inutilmente”. La cooperativa infatti era ferma, ed era solo una fonte di spese, ma la sua chiusura definitiva ha provocato la perdita di 24 anni di “curriculum”: quindi allo stato attuale, anche se fosse rimessa in piedi, essa non avrebbe i requisiti per partecipare al bando per la gestione privata dell’asilo. C’è incertezza, quindi, tra le attuali addette della ex cooperativa, che prima di tutto temono che il bando per la gestione vada deserto e che soprattutto non si sentono sicure di potersi fidare appieno dei termini del bando stesso, che prevede che il gestore subentrante impieghi il personale attualmente operante.

Ma quante persone? E per quanto tempo? Queste solo le domande più assillanti, anche perché ai termini stretti di legge non si può obbligare un gestore subentrante ad assumere il personale attualmente operante, se non come indicazione di massima (che è giustamente contenuta nella delibera) e tantomeno a tempo indeterminato, e oltretutto in questo momento non tutte le 14 addette della ex cooperativa stanno lavorando nell’asilo.

Il nido comunale, infatti, opera in perdita da anni e ospita la metà dei bimbi che potrebbe accogliere (30 a fronte di 60), e per questo ultimamente la metà delle ex addette sono state impiegate in altri servizi curati dalla Prometeo: casa protetta, casa di riposo, mense scolastiche.

L’appalto prevede che l’asilo apra con almeno 30 bambini e per un minimo di 36 ore settimanali (ovvero non la sera): un lavoro per il quale forse anche le sette addette ora operanti sono troppe, mentre per contro la Prometeo - a sua volta in perdita - non può assorbire questo personale in esubero, che dal 31 luglio in poi non vede alcuna certezza per il futuro.

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