La Nuova Sardegna

Sassari

L’erede sospettoso può decidere di vederci chiaro e contestare

Vorrei sapere se ci sono i presupposti per rendere nullo un testamento dove il testatore lascia i propri beni a un fratello e la quota della propria casa a una sorella. Il de cuius si firmava prima...

18 giugno 2014
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Vorrei sapere se ci sono i presupposti per rendere nullo un testamento dove il testatore lascia i propri beni a un fratello e la quota della propria casa a una sorella. Il de cuius si firmava prima il cognome e poi il nome e non viceversa come fa nel testamento; dell’erede universale viene indicato il nome ma non il rapporto di parentela (e ci sono in famiglia casi di omonimia). La busta dentro la quale era contenuto il testamento olografo non dava l’idea di essere così datata...

Si cerca di rispondere per singoli punti: 1) il fatto che il testatore - contrariamente a quanto ha sempre fatto - nella firma abbia anteposto il nome al cognome non è indice di falsità del testamento; 2) non ha nessuna rilevanza il luogo né la data in cui il testamento è stato rinvenuto e a maggior ragione non hanno alcuna rilevanza le condizioni della busta che lo contiene in quanto essa può essere stata utilizzata anni dopo la compilazione del testamento per una sua migliore conservazione. Se vi è indeterminatezza nella designazione dell’erede, il testamento è nullo (art. 628 c.c.), ma dal testamento o da circostanze esterne potrebbe venire l’indicazione dell'erede (art. 625). Il presunto erede può richiedere presso un notaio la pubblicazione del testamento, indicando se stesso quale erede. Sarà poi il giudice - in caso di contestazione - a decidere sulla autenticità del testamento e sulla validità della designazione. (Ufficio studi del Consiglio notarile)

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