La Nuova Sardegna

Sassari

Capitaneria di porto, al via “Mare sicuro”

Capitaneria di porto, al via “Mare sicuro”

Sino all’8 settembre la guardia costierà vigilerà sulle acque tra Punta Tangone e Rena Majore

19 giugno 2014
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PORTO TORRES. La capitaneria di porto avvierà da lunedì fino all’8 settembre l’operazione “Mare sicuro”- con una copertura marittima che con i suoi 374 chilometri di estensione (da Rena Majore a Porto Tangone) risulta la terza misura più ampia a livello nazionale. Il comandante della Capitaneria Marco Nobile ha illustrato ieri mattina i punti salienti del progetto, mirati soprattutto a prevenzione e repressione dei comportamenti contrari alla disciplina della sicurezza della navigazione e della balneazione: per impedire agli utenti del mare, bagnanti compresi, ogni condotta imprudente in mare e lungo le coste. Saranno circa 150 i militari impegnati nell’operazione, tra uomini e donne, compresi dieci mezzi navali tra cui unità d’altura e battelli costieri. «Tra le novità di quest’anno c’è il pattugliatore CP 291 con logistiche e dotazioni in grado di adempiere alle attività sia sotto costa che in altura - ha detto il capitano di fregata -, conservando intatte le proprie capacità di intervento anche lontano dal proprio sorgitore e per tutta la durata della missione, considerando un possibile impiego continuativo in mare prolungato per 3 o 4 giorni». Il pattugliatore lungo 25 metri, al comando di Carlo Chessa, ha un’autonomia di 900 miglia, velocità di 34 nodi e può ospitare un equipaggio di 8 persone. «Altro vantaggio rispetto al resto d’Italia - ha aggiunto Nobile - è il numero consistente delle associazioni di volontariato che hanno assicurato supporto per il salvamento nelle spiagge libere: la Vosma a Porto Ferro, Argentiera, Porto Palmas e Platamona; la Cvsm a Castelsardo e Lu Bagnu; Avis Valledoria a La Ciaccia e San Pietro a Mare; Croce Azzurra Badesi». Non vi è invece stata alcuna adesione di associazioni locali al progetto, perché durante la fase di programmazione è risultato che a Porto Torres non vi erano associazione di volontariato accreditate a livello regionale per assolvere a questi compiti. (g.m)

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