MAXI RISSA DI LI PUNTI
Primi interrogatori davanti al gip
Fabrizio Pinna: «Il coltello si è rotto, la lama è rimasta nella spalla»
19 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Interrogatori di garanzia e udienza di convalida, ieri mattina in carcere (e per Francesco Garau in ospedale, dove è ancora ricoverato per le gravi ferite riportate) per gli arrestati dopo la maxi rissa di domenica notte a Li Punti.
Il giudice Giuseppe Grotteria si è riservato di decidere (il suo pronunciamento potrebbe arrivare oggi) sulla convalida dell’arresto, mentre il pubblico ministero Giovanni Porcheddu ha chiesto per tutti gli indagati la custodia cautelare in carcere. Procedimento a parte per il minore, implicato anche lui nella battaglia familiare e al quale è stato contestato il tentato omicidio.
In carcere sono stati sentiti Fabrizio e Giulio Pinna e Giulio Piras (tutti difesi dall’avvocato Giovanni Policastro), mentre il legale di Luigi Garau è Daniele Solinas.
Nel corso degli interrogatori sarebbe emerso che alcuni testimoni hanno fornito una versione contrastante dei fatti accaduti domenica notte, durante gli scontri tra i nuclei familiari dei Pinna e dei Garau.
L’obiettivo del gip è quello di stabilire come e dove è cominciata la rissa, se si è svolta prima in una delle abitazioni delle famiglie coinvolte e solo dopo in strada.
Massimo Piras, che ha una ferita da taglio all’addome ha dichiarato di non essere in grado di riconoscere il suo feritore: avrebbe però notato che il coltello era una pattadese con manico chiaro (non risulta tra le armi sequestrate).
Fabrizio Pinna, che ha una vistosa fasciatura, sarebbe stato colpito con sette coltellate alla schiena: «Il coltello è rimasto infilzato sulla spalla – ha detto al giudice – il manico si è rotto a causa della forza con cui sono stato colpito. Sono stato io stesso a sfilare la lama dalla ferita». Oggi la decisione da parte del gip. (g.b.)
