La Nuova Sardegna

Sassari

Maestra assolta, non maltrattò i bambini

Maestra assolta, non maltrattò i bambini

Osilo, all’insegnante era stato contestato l’abuso di mezzi di correzione. Per la donna finisce l’incubo iniziato anni fa

21 giugno 2014
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OSILO. Finisce l’incubo di una maestra elementare di Osilo finita sotto processo con l’accusa di abuso di mezzi di correzione. L’insegnante - difesa dagli avvocati Claudio Mastandrea e Salvatore Dettori - è stata assolta con formula piena dal giudice del Tribunale di Sassari. La storia era cominciata alcuni anni fa, dopo la rivolta di un gruppo di mamme dei bambini che frequentavano la scuola elementare del paese e alla quale aveva fatto seguito una denuncia e l’indagine da parte dei carabinieri. La vicenda era proseguita con il rinvio a giudizio e con l’avvio del processo in tribunale lo scorso anno. Ora la sentenza che dà ragione alla maestra e cancella le accuse. La vicenda era cominciata dopo le proteste di un gruppo di genitori di bambini che frequentavano la seconda elementare.

In discussione il comportamento della maestra che era stata anche sospesa dal servizio e aveva dovuto subire una sorta di “processo” popolare prima arrivare a difendersi in Tribunale. Il giudice aveva ascoltato il racconto di due mamme che avevano ridimensionato gli episodi contestati all’insegnante. Secondo le accuse la donna avrebbe percosso uno dei due scolari e umiliato pubblicamente il secondo. Episodi sintomo di una situazione di tensione e malessere in classe che le famiglie avevano denunciato alla dirigente della scuola.

C’erano state anche manifestazioni pubbliche davanti alla scuola elementare alle porte del paese, con i bambini che non erano entrati in classe e i genitori che avevano denunciato che i loro figli non sarebbero entrati in classe finché la maestra accusata «di vessare gli alunni» non sarebbe stata rimossa». Contro di lei c’erano diverse denunce approdate in Procura dopo essere passate per gli investigatori di polizia e carabinieri. Il caso aveva scosso il paese e aveva provocato anche un’ispezione da parte dell’ufficio scolastico regionale. In quei momenti carichi di tensione, contrassegnati anche da situazioni poco chiare e forse amplificate in maniera eccessiva, le famiglie avevano rivendicato una soluzione che facesse «riacquistare la tranquillità ai nostri figli».

La maestra, per la verità, aveva sempre rigettato le accuse e negato di avere assunto iniziative dannose per i suoi piccoli allievi.

Forse all’origine di tutta la storia, la mancanza di feeling tra la maestra (nuova arrivata allora) e i bambini. E ovviamente con i genitori. Dicevano che urlava troppo, che li sgridava spesso, che li puniva eccessivamente. Così c’erano stati, in rapida sequenza, racconti di piccoli che cominciavano a modificare comportamento e a manifestare segni di disagio. Prima le riunioni a scuola, poi il caso al collegio docenti. Quindi le denunce, anche all’ufficio minori della questura. La sentenza del giudice pone fine a una lunga storia. La maestra è stata accusata ingiustamente, non ha abusato di mezzi di correzione nella gestione dei bambini.

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