Differenziata al top, arrivano i premi
La percentuale nei Comuni del Logudoro vola al 69,5 per cento. Sarà possibile evitare aumenti della tassa rifiuti
OZIERI. Crescono i numeri della raccolta differenziata dei rifiuti nei sette Comuni dell’Unione del Logudoro, dove nel primo trimestre di quest’anno si è raggiunto il traguardo del 69,54 per cento. Un risultato che l’Unione del Logudoro ha raggiunto per il quarto trimestre consecutivo ed è un dato importante ai fini dell’ottenimento delle premialità della Regione. Lo scorso anno nello stesso periodo la percentuale di differenziazione dei rifiuti era ferma al 59,90 per cento, il che significa che si è riusciti a incrementare ben del dieci per cento. Una buona notizia per l’ambiente ma anche per le tasche dei cittadini, poiché come spiega Marco Sanna, amministratore della società di gestione Logudoro Servizi, «con questi risultati è prevedibile ipotizzare che, rispetto alla tendenza in atto sugli altri tributi, la tassa sui rifiuti non sia destinata ad aumentare nonostante l’aumento dei costi». I costi della gestione infatti, come prescrive la legislazione nazionale, ricadono interamente sulla cittadinanza, con il divieto ai Comuni di utilizzare fondi propri, pertanto raggiungere la soglia che dà diritto alle premialità è basilare per evitare aumenti tariffari. «Le sole variabili che incidono a vantaggio degli utenti, riducendo la tassa sui rifiuti – spiega infatti – sono rappresentate dalla riduzione dei costi di smaltimento in discarica e dall’aumento dei ricavi di vendita delle frazioni “nobili” presenti nei rifiuti. Non è vero, quindi, che “fare la differenziata non serve a niente”. Aver raggiunto un livello elevato (risultato ottenuto in appena quattro anni, poiché la raccolta su larga scala è stata avviata nel 2010, ndr) oltre a consentire l’ottenimento delle premialità regionali significa aver sottratto allo smaltimento in discarica una quantità di rifiuti che, oltre a determinare rilevanti ricavi per la loro vendita, riducono notevolmente i costi a carico degli utenti. Limitandosi alle sole frazioni valide per le premialità – aggiunge – il primo trimestre 2014 ha sottratto allo smaltimento in discarica circa 967 tonnellate di rifiuti, di cui 493 di umido e 474 di plastica, carta e cartone, vetro, metalli, rifiuti speciali eccetera». Si può fare ancora di meglio, e sono soprattutto i cittadini a incrementare la percentuale di differenziazione all’interno delle mura domestiche. Un sprone può arrivare appunto dalla valutazione dei benefici che se ne avrebbero in termini di risparmio sulle tasse: basti pensare che se smaltire l’umido costa 81,41 euro a tonnellata, per smaltire l’indifferenziato occorrono 148,98 euro a tonnellata: più secco-indifferenziato si produce, quindi, più salgono i costi: conferendo impropriamente la frazione organica nel secco indifferenziato si aggravano i costi a carico degli utenti di 67,57 euro per tonnellata, con un incidenza dell’83 per cento. Numeri da capogiro, che fanno capire quanto sia importante cercare di ridurre al minimo le percentuali di secco prodotte: una tendenza sulla quale Logudoro Servizi da mesi concentra il suo impegno, anche con la riduzione delle giornate di raccolta.