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Depuratore, il sindaco: «Abbanoa intervenga»

Depuratore, il sindaco: «Abbanoa intervenga»

Santa Maria Coghinas, ordinanza del sindaco destinata all'ente gestore degli impianti

13 agosto 2014
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SANTA MARIA COGHINAS. Il primo cittadino di Santa Maria Coghinas, Pietro Carbini, non nuovo a provvedimenti eclatanti per risolvere situazioni di particolare gravità, ha emesso un’ordinanza con la quale sollecita Abbanoa a intervenire sul malfunzionamento del depuratore che gestisce in paese. «Odori nauseabondi oltre il limite della normale tollerabilità – si legge nell’ordinanza dell’8 agosto – che arrivano dal depuratore della società Abbanoa, causano disagi e preoccupazione tra i residenti e i villeggianti turistici di Santa Maria Coghinas. Viste le continue proteste espresse da numerosi residenti e villeggianti di Santa Maria Coghinas che denunciano questo grave problema – dichiara il sindaco Carbini – sono stato costretto a mettere alle strette la società di Abbanoa, questo in virtù del fatto che il cattivo funzionamento del depuratore può causare ingenti danni alla salute dei cittadini e mettere in crisi la nostra economia turistica». «In realtà – aggiunge – c’erano stati degli accordi intercorsi tra l’amministrazione che rappresento e i tecnici Abbanoa dove si concordava la risoluzione del problema entro una settimana, attraverso modifiche tecniche e aggiunta di enzimi. Purtroppo, verificato che non c’è stato alcun risultato per quanto riguarda gli odori molesti, se non un aggravamento della situazione, sono stato costretto a emettere l'ordinanza».

Ora il primo cittadino coghinese attenderà soltanto 5 giorni e poi passerà ad azioni ancora più concrete. «Sappiano – conclude infatti il sindaco – che se i lavori ordinati non saranno eseguiti entro i termini indicati, verranno intraprese azioni anche di carattere legale, al fine di tutelare la comunità che rappresento e i tantissimi ospiti che in questo periodo trascorrono le loro vacanze a Santa Maria Coghinas. Abbanoa invece di aiutare l’economia del paese pensa a far fuggire la gente perché è solamente interessata a incassare bollette (in alcuni casi faraoniche) e a slacciare contatori alle famiglie fregandosene anche di quelle meno abbienti».

Giulio Favini

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