La Nuova Sardegna

Sassari

La facoltà di Architettura senza certezze sui fondi

di Gianni Olandi
La facoltà di Architettura senza certezze sui fondi

La Regione non ha ancora riconosciuto i 300mila euro per la gestione ordinaria Finanziamenti che erano stati previsti con l’emendamento alla Finanziaria 2013

25 agosto 2014
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ALGHERO. Gli straordinari risultati ottenuti sul piano didattico professionale, il prestigio acquisito nel corso degli ultimi anni e il ruolo ormai essenziale che esercita in città, anche sul piano economico, non sono sufficienti a tenere alta l'attenzione della Regione sulla facoltà di Architettura dell’Università di Sassari che ha sede ad Alghero. Nella passata legislatura l'allora presidente della commissione Bilancio, Pietrino Fois, propose in occasione della approvazione della Finanziaria un emendamento che attribuiva 300 mila euro all'anno alla facoltà destinando la risorsa in via diretta all'istituzione che ha sede nel complesso di Santa Chiara. La somma era finalizzata a supportare la gestione ordinaria, quella quotidiana. L'emendamento venne approvato dall'aula all'unanimità, trasversalmente, senza eccezioni, tanto era scontata e indispensabile la finalità che si riproponeva.

Ebbene, nonostante questa prospettiva indubbiamente incoraggiante che metteva in qualche modo al riparo da sorprese almeno per la quotidianità, di quel provvedimento licenziato dall'aula con la condivisione generale, non c'è traccia. La finanziaria di riferimento era quella del 2013.

Il finanziamento rappresenta per la facoltà una risorsa vitale e nel momento in cui venne decisa l'assegnazione suscitò favorevole accoglienza soprattutto perché consentiva di risolvere quei problemi di gestione ordinarissima che però consentono all'istituzione di andare avanti e programmare impegni, approvvigionamenti e scadenze.

Nell'imminenza della ripresa dell'attività didattica e amministrativa, nelle casse della facoltà si è quindi creato un “buco” che può incidere negativamente nella conduzione delle diverse attività che caratterizzano il cammino quotidiano di una realtà accademica che, tra l'altro, si è messa a disposizione della città che la ospita con le migliori energie e professionalità delle quali dispone.

Si pensi soltanto al lavoro svolto dai ragazzi e dai docenti in quella straordinaria iniziativa dal titolo “Alghero: progettarla per viverla meglio” che ha prodotto progettualità di assoluto interesse per il futuro della comunità algherese con la presentazione di una quarantina di progetti che si occupano della riqualificazione dei tanti episodi di degrado presenti nel contesto urbano.

Di fronte a tanta disponibilità incuriosisce, per non dire altro, che analoga attenzione non venga manifestata dalla burocrazia della massima istituzione regionale nel trasferimento dei fondi assegnati peraltro all'unanimità.

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