La Nuova Sardegna

Sassari

Droga e armi: sei nuoresi ai domiciliari. In cella il referente della banda, un 53enne di Alà

Droga e armi: sei nuoresi ai domiciliari. In cella il referente della banda, un 53enne di Alà

Operazione Cassiopea, trenta persone indagate e 28 arresti tra Italia e Albania su un giro internazionale di stupefacenti e banconote contraffatte - VIDEO

16 settembre 2014
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SASSARI. Si è conclusa all’alba di stamattina l’indagine “Cassiopea” della Polizia di Stato, che ha portato all’arresto di 28 persone, fra sardi, rumeni e albanesi, coinvolti in un vasto traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, armi e euro falsi dall’Albania alla Sardegna e al Nord Italia.

Complessivamente sono 30 le persone, finite nell'operazione Cassiopea, guidata dalla questura di Nuoro, che ha stroncato un traffico internazionale di droga e di armi fra la Sardegna, il nord Italia, con l'Albania e la Romania. Alcuni nomi non sono stati per ora resi noti, compresi quelli di due donne, per motivi investigativi. Sono stati arrestati Lucio Baltolu, di 53 anni, di Alà dei Sardi, il referente sardo, assieme agli albanesi Bici Eugert, di 30, Gjepali Baki, di 29, Gjuzi Andi, di 34, Baku Saimir, di 33.

Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari Costantino Francesco Contena, di 31, di Nuoro, Pietro Coccone, di 54, di Orune, Andrea Usala, di 35, di Nuoro, Fabio Azara, di 41, di Olbia, Pietro Coccone, di 54, di Orune, e Alessandro Chirra, di 41, di Siniscola.

La misura cautelare dell'obbligo di dimora è stata estesa, invece, a 13 persone, mentre le rimanenti sono sottoposte alla misura dell'obbligo di firma.

L’indagine era iniziata alla fine del 2011. L’attività investigativa degli uomini della squadra mobile di Nuoro, diretta dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro, ha fatto luce su una fitta rete di spaccio nella provincia di Nuoro e nel nord-est della Sardegna. Gli indagati operavano divisi in due gruppi indipendenti ma con un’unica fonte di rifornimento della droga: gli albanesi. Un gruppo si occupava dello spaccio nel nord-est della Sardegna e l’altro nella provincia di Nuoro. Le direttrici d’importazione degli stupefacenti erano l’Emilia Romagna e le città di Milano e Brescia. Dall’Albania arrivavano decine di chili di cocaina, hascisc e marjiuana e alcuni degli arrestati albanesi erano in affari anche per importare in Sardegna fucili da guerra Ak-47 Kalashnikov, notevoli quantità di euro falsi e eroina.

Le piazze dello spaccio nelle quali i 30 indagati operavano erano principalmente le città di Nuoro, Olbia, Macomer e i centri costieri da Siniscola a Posada e lungo la costa sino a Golfo Aranci e La Maddalena. Da Nuoro, Olbia e Macomer lo stupefacente raggiungeva poi l’intera provincia. Sono stati documentati continui e frenetici scambi di droga ciascuno per decine di chili, per un giro d’affari complessivo di oltre un milione di euro.

Come dimostrato dalle analisi di laboratorio sui 2 kg di hascisc, i 600 gr. di cocaina e gli 13 kg di marjiuana sequestrati nel corso dell’attività investigativa, la droga era di ottima qualità. In particolare, gli albanesi avevano a disposizione partite di cocaina pura fra il 45% e il 60% e capace di rendere sul mercato sino a cinque volte tanto mentre l’hascisc era del tipo “skunk”, il più ricercato. I prezzi di spaccio della cocaina oscillavano tra i 60 e i 120 euro al grammo, a secondo delle quantità acquistate; quelli dell’hascisc e della marjiuana fra i 7 e i 9 euro al grammo.

La droga arrivava in Sardegna al porto di Olbia, con corrieri, a bordo di autovetture o furgoni. A settembre del 2012 e marzo del 2013, due corrieri Albanesi erano stati arrestati dalla squadra mobile di Nuoro, non appena sbarcati dal traghetto, perchè trovati in possesso rispettivamente di 11 kg di hashish e 600 gr. di cocaina purissima. Altri due corrieri con 2 kg di hascisc e 600 gr. di marjiuana erano stati arrestati a Nuoro, a dicembre del 2011 e a maggio del 2014. Nel corso delle indagini, la polizia ha sequestrato 500 euro falsi. Le banconote contraffatte erano da 50 e 100 euro e venivano spese prevalentemente nelle zone costiere e nei luoghi di vacanza, durante il periodo estivo.

Le indagini della sezione antidroga della squadra mobile sono state coordinate dal sostituto procuratore di Nuoro Andrea Schirra. L’operazione di oggi, durante la quale sono state effettuate anche 35 perquisizioni domiciliari, ha visto impiegati oltre 120 poliziotti delle questure di Nuoro, Sassari e Brescia, del commissariato di Olbia, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e tre unità cinofile antidroga.

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