La Nuova Sardegna

Sassari

Testate d’autore in mostra tra storia, arte e costume

Testate d’autore in mostra tra storia, arte e costume

Appuntamento da venerdì alla Frumentaria, l’iniziativa è del Circolo Aristeo Esposti più di 100 pannelli, indagine sui giornali tra l’Ottocento e il Novecento

17 settembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una rassegna di prime pagine e testate dei principali periodici sardi nel periodo a cavallo tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento, selezionate con l’intento di arricchire le conoscenze su una testimonianza culturale di grande valore. Tutto questo nella mostra “Testate d’autore”, realizzata dal Circolo culturale Aristeo, che sarà inaugurata nel Palazzo della Frumentaria, venerdì 19 settembre, alle 18, presente il sindaco Nicola Sanna e l’assessore alla Cultura Monica Spanedda.

Attraverso un’indagine storica, grafica e stilistica dei giornali dell’Otto e Novecento, Simonetta Castia e Stefano Serio, con la collaborazione dell’illustratrice algherese, Claudia Catta, hanno realizzato un originale progetto di rivisitazione dell’attività grafica, editoriale e giornalistica di allora. In esposizione, più di cento pannelli ripartiti in quattro sezioni che svelano sotto una nuova luce - grazie a un’accurata e inedita rivisitazione del lettering delle immagini e delle prime pagine - i titoli dei periodici che hanno accompagnato, spesso anche orientato, la rinascita culturale dell’Isola. Il progetto, dal titolo accattivante, presenta un periodo cruciale della storia sarda accompagnato da un’intensa fioritura di giornali, riviste e periodici nati proprio per orientare e determinare la rinascita dell’ambiente isolano.

Il percorso espositivo è stato studiato seguendo un filo conduttore caratterizzato soprattutto dalla natura dei titoli selezionati in base ad alcuni criteri: l’importanza del giornale, la valenza del segno grafico e la rappresentatività delle copertine.

L’esposizione è ripartita in quattro sezioni: la prima riguarda i periodici politici e satirici; la seconda i periodici umoristici, goliardici e studenteschi; la terza i periodici artistico-letterari e la quarta i fogli socioculturali, scientifici e d’occasione. Gli spazi sono stati trasformati in un antico scenario ottocentesco attraverso l’accostamento di pannelli che raffigurano le riproduzioni ottenute dalla rivisitazione grafica delle testate.

Un allestimento che garantisce fruibilità immediata con l’ausilio di grandi formati che proiettano il visitatore nella dimensione “moderna” della cronaca del tempo.

«Si parte da una semplice considerazione – spiega Simonetta Castia, presidente del Circolo culturale Aristeo e curatrice, con Stefano Serio, del progetto – la forte consistenza numerica di periodici, giornali e riviste che hanno caratterizzato la società e la cultura sarda dall’Ottocento fino alla metà del Novecento».

Tra i pannelli esposti, spiccano le testate più note, e sempre presenti, come La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda, assieme ad altre, non meno famose e importanti, che hanno contribuito a raccontare la storia di un’epoca culturalmente prolifica. Soffermandosi sui titoli di natura culturale e letteraria di La Stella di Sardegna, La Farfalla, Nella Terra dei Nuraghes o sul carattere progressista e/o conservatore delle strisce politiche (Caprera, La Squilla, La Riscossa, Il Diavolo zoppo, L’Asino), si può avere un’idea compiuta del clima culturale di allora e del prezioso patrimonio di fatti e cronache tramandato da questi periodici.

Una mostra di grande valenza culturale e che assume una importanza maggiore in una fase storica in cui la crisi dei giornali apre una valutazione critica sul mondo editoriale.

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative