La Nuova Sardegna

Sassari

TRASFERIMENTO DEI PESCHERECCI

Nobile: «Una operazione concordata già da tempo»

Nobile: «Una operazione concordata già da tempo»

PORTO TORRES. «Il programma di riassetto degli ormeggi all’interno del porto commerciale – assicura il comandante Marco Nobile – è stato concordato con associazioni di categoria della pesca e i...

23 settembre 2014
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PORTO TORRES. «Il programma di riassetto degli ormeggi all’interno del porto commerciale – assicura il comandante Marco Nobile – è stato concordato con associazioni di categoria della pesca e i soggetti istituzionali presenti alle riunioni operative: noi andremo avanti con questa logica ricordando che non si tratta di uno sfizio del comandante, ma dell’interesse generale di Porto Torres e degli utenti». Un chiarimento che arriva all’indomani della protesta, corredata con lettera, delle sei barche della piccola pesca ormeggiate nella banchina degli Alti fondali: «Quella missiva – ricorda il capitano Nobile – fa riferimento a un’ipotesi progettuale che era stata fatta in una riunione dove l’Autorità marittima non aveva partecipato: ossia spostare i pescherecci più grossi alla Teleferica o agli Alti fondali (dove è ormeggiata ora la “Sara D”), proposte su cui non si è neanche mai lavorato». Il programma della Capitaneria andava nell’ottica di dare una sistemazione ordinata degli ormeggi delle imbarcazioni da pesca, creare situazioni di sicurezza e mettere tutti nelle condizioni di pagare il dovuto (per le imbarcazioni da diporto). «Non ultimo – aggiunge il comandante –, mettere in condizione gli imprenditori che avevano vinto l’appalto dell’Autorità portuale sui pontili, di potere disporre anche dell’altro pontile dato in concessione». Allo stato attuale, secondo Nobile, ci sono le condizioni tecniche per poter procedere alla sistemazione già da giovedì: «Siamo arrivati ad oggi perché le associazioni ci avevano chiesto di procedere col programma in coincidenza col periodo di fermo pesca: la sistemazione delle barche a pacchetto si fa in tutti i porti pescherecci del mondo, non creando problemi, e anche per Porto Torres va bene se si capisce che bisogna guardare l’interesse generale e non quello privato, senza dimenticare che la Port Authority ha investito 100mila euro per questo riordino». Sull’intera vicenda c’è una interrogazione del consigliere Gianluca Tanda al sindaco Beniamino Scarpa: «L’amministrazione comunale può sottacere al comportamento messo in atto dall’Autorità portuale che penalizza in modo univoco solo il settore della pesca? Si sta intervenendo nei confronti dell’Authority e della Capitaneria per far sospendere il cronoprogramma del 18 settembre, che obbliga lo spostamento delle motobarche da pesca, e si sta prendendo in considerazione, come da tutti auspicato, il trasferimento delle imbarcazioni in tempi brevi presso la futura nuova darsena destinata alla pesca». Su questo Tanda chiede risposte. (g.m.)

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