Ormeggi per i pescherecci nuovo assetto da rivedere
Incontro fra il sindaco Beniamino Scarpa e una delegazione di armatori Il trasloco delle barche della piccola pesca avverrà solo in condizioni di sicurezza
PORTO TORRES. «È necessario chiedere immediatamente alla capitaneria di porto un approfondimento o una verifica sul nuovo assetto degli ormeggi in corso d’opera nel porto commerciale, alla presenza di armatori e operatori della pesca, per vedere nel dettaglio se esistono possibili soluzioni alternative per risolvere il problema relativo allo spostamento della barche». Un ragionamento che il sindaco Beniamino Scarpa ha proposto ieri mattina alla delegazione di armatori, che secondo l’ordinanza congiunta dell’autorità marittima e della Port authority devono spostarsi dal tratto iniziale della banchina degli Alti Fondali ad altri ormeggi del porto. Per quanto riguarda le motobarche della piccola pesca (“Cristina” e “Giuseppina Madre”), che dovranno spostarsi nel tratto di banchina compreso tra il distributore carburanti e il pontile regionale riservato al diporto, la soluzione pare sia arrivata ieri mattina dopo un colloquio avuto all’interno della capitaneria. «Ci è stato assicurato che le nostre barche verranno trasferite in sicurezza nel posto assegnatoci – hanno detto Giovanni Salis e Riccardo Salis –, e solo dopo che l’azienda incaricata installerà le catenarie relative agli ormeggi». Una buona notizia dunque, che in un certo senso azzera il problema che riguardava le barche della piccola pesca. Diverso è certamente molto più complesso il ragionamento che riguarda le tre imbarcazioni dello strascico (Fasian”, “Albatross” e “Valerio”), che invece dovrebbero spostarsi nel lato interno della banchina Segni. «In quella zona e con imbarcazioni ormeggiate a pacchetto – ha detto un armatore –, non esiste alcuna possibilità di trovare spazio di manovra in ormeggio e disormeggio: per scaricare il pescato, poi, si dovrebbe passare sulle altre barche e ciò rappresenta un ulteriore deficit della sicurezza». Questi problemi, aggiungono gli armatori dello strascico, sono stati portati all’attenzione della capitaneria diverse volte, considerando anche che in questo caso si tratta di spostare imbarcazioni lunghe circa 20 metri. «Abbiamo cercato di mettere a fuoco il problema pur non avendo diretta competenza sulla gestione degli spazi portuali – sottolinea Scarpa –, capendo che quelli dei pescatori non sono capricci, e cercheremo nei modi dovuti di sensibilizzare la capitaneria sulle esigenze di queste unità da pesca». L’assessore alla Portualità Mauro Norcia, incontrerà nei prossimi giorni il comandante della capitaneria Marco Nobile per fare il punto sugli spostamenti in corso all’interno del porto commerciale, con particolare riferimento alle tre barche dello strascico. La soluzione di tutti problemi per le imbarcazioni da pesca si avrebbe con la realizzazione della darsena pescherecci, i cui lavori, secondo l’Authority, dovrebbero partire a breve: un primo stralcio di intervento prevede una spesa di 2,5 milioni di euro, appalto già aggiudicato alla Somit, e comprende la costruzione di una diga di protezione lunga 200 metri dietro il mercato ittico.